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Volley femminile, l’Italia del turnover batte il Kenya senza incantare: quarta vittoria ai Mondiali, ora l’Olanda

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L’Italia ha sconfitto il Kenya per 3-0 (25-15; 25-23; 25-17) e ha così infilato la quarta vittoria consecutiva ai Mondiali 2022 di volley femminile. La nostra Nazionale ha faticato molto più del previsto contro la modesta compagine africana ad Arnhem (Paesi Bassi). Dopo un primo set dominato, le Campionesse d’Europa si sono trovate imbrigliate nel punto a punto nella seconda frazione, hanno calato d’intensità e di ritmo, hanno commesso troppi errori e si sono trovate sul 23-23 prima che Sylla e Nwakalor chiudessero i conti di giustezza. Un passaggio a vuoto a cui le azzurre sono riuscite a porre rimedio, poi nel terzo parziale c’è stata lotta fino al 14-12 quando le nostre portacolori sono riuscite a prendere il largo.

L’Italia ha giocato al piccolo trotto senza illuminare la scena e senza destare una grande impressione, probabilmente ha preso un po’ sottogamba questo confronto e sta pagando il lavoro in palestra operato in questi giorni, finalizzato per migliorare la condizione fisica in vista della fase clou. Dopo la battaglia campale di due giorni fa contro il Belgio, ci si aspettava una passeggiata più semplice e rilassante. II sestetto tricolore è parso troppo contratto e impreciso, faticando terribilmente a chiudere i punti e soffrendo la verve delle agguerrite keniane. A mancare è stato anche il servizio, il muro non ha praticamente mai ingranato e il contrattacco è stato un cocente tallone d’Achille.

Le vincitrici dell’ultima Nations League si confermano comunque al comando della Pool A (4 vittorie e 12 punti) e domenica 2 ottobre (ore 16.00) tornerà in campo per fronteggiare l’Olanda (attesa stasera da Porto Rico) nell’ultimo incontro di questo raggruppamento: la partita contro le padrone di casa sarà cruciale, perché metterà in palio il primato nel girone e perché i risultati acquisiti verranno portati dietro nella seconda fase a gironi dove l’Italia dovrà fare i conti con Brasile, Cina, Giappone e Argentina. Avanzare con all’attivo tre vittorie sarebbe cruciale per ambire alla qualificazione ai quarti di finale con più convinzione.

Il CT Davide Mazzanti ha optato per un parziale turnover: l’opposto Paola Egonu è stata sostituita da Sylvia Nwakalor, la schiacciatrice Elena Pietrini ha avuto la possibilità di mettere minuti nelle gambe affiancando la capitana Miriam Sylla (riposo concesso a Caterina Bosetti), la centrale Sara Bonifacio ha fatto il suo esordio iridato rimpiazzando Anna Danesi accanto a Cristina Chirichella. Confermate la regista Alessia Orro e il libero Monica De Gennaro.

Nwakalor non ha sfruttato l’occasione, commettendo troppi errori offensivi e scaldando il braccio soltanto nel finale (12 punti). Pietrini sta crescendo di condizione e ha chiuso con 11 punti a referto, Sylla è stata altalenante in attacco (8). Chirichella ha messo a segno 9 punti, 5 per la sua compagna di reparto. Una scatenata Sharon Chepchumba, autrice di 17 punti, ha fatto male all’Italia in diversi frangenti.

Foto: FIVB

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