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Volley, l’Italia dei Giovani Ribelli vuole scardinare il fortino Slovenia e prendersi la finale ai Mondiali: rivincita al cardiopalma

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L’Italia torna a giocare una semifinale ai Mondiali di volley maschile a distanza di dodici anni dall’ultima volta. Nel 2010 gli azzurri vennero sconfitti dal Brasile per 3-1 e poi persero anche la sfida per il terzo posto contro la Serbia. Questa sera (ore 21.00) i Campioni d’Europa vogliono riscrivere la storia: battere la Slovenia e accedere all’atto conclusivo a ventiquattro anni di distanza dall’ultima leggendaria apoteosi della Generazione dei Fenomeni. A Katowice (Polonia), dove gli azzurri conquistarono il titolo continentale dodici mesi fa, andrà in scena un’agguerrita sfida contro i balcanici in quella che sarà la rivincita della finale degli ultimi Europei.

Un anno fa gli uomini del CT Fefé De Giorgi ebbero la meglio in un concitato tie-break, condizionato in maniera antologica dall’ingresso dell’opposto Yuri Romanò, fino a quel momento sconosciuto al grande pubblico e diventato immenso nel giro di un quarto d’ora sportivamente folle. Era la prima uscita della nuova Italia, quella che voleva rinascere dalle ceneri delle deludenti Olimpiadi di Tokyo 2020 e avviare un nuovo ciclo con i giovani, rivelatisi subito vincenti. Questa volta la nostra Nazionale è più sicura e consapevole dei propri mezzi, ogni elemento ha capito di poter fare la differenza ed è ben conscio di avere tutte le carte in regola per fare saltare il banco.

L’Italia si è resa protagonista di una stupenda cavalcata: la fase a gironi è stata caratterizzata dai successi netti contro Canada, Turchia e Cina; agli ottavi di finale l’impegnativa sfida contro l’outsider Cuba si è risolta per 3-1 con grande sofferenza; ai quarti di finale la magia contro la Francia, abbattuta in un roboante tie-break chiuso con l’eliminazione dei Campioni Olimpici. Contro i caraibici si era visto un gruppo un po’ contratto e che sembrava sentire il peso delle responsabilità, mentre contro i Galletti abbiamo ammirato quella sfrontatezza e quella spensieratezza che erano state alla base dell’apoteosi agli Europei. Oggi bisognerà aggiungere anche solidità e concretezza, se si vorrà accedere alla finale da disputare contro la vincente di Brasile-Polonia.

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La Slovenia ha perso al tie-break contro la Francia, dopo aver sciupato alcuni occasioni nel quarto set. Gli uomini di Gheorghe Cretu hanno travolto Camerun e Germania nella fase a gironi, approfittando poi di un tabellone decisamente agevole nella fase a eliminazione diretta, frutto del regalo offerto dalla FIVB, la quale ha garantito la testa di serie numero 2 ai balcanici poiché padroni di casa a Lubiana. Un nuovo confronto con la poco quotata Germania (3-1) e l’incrocio con la rivelazione Ucraina (3-1) non si sono rivelati così complessi per i vice campioni europei, ora chiamati alla rivincita nel palazzetto dell’incubo dello scorso 19 settembre. I precedenti sono in favore degli azzurri (6-4), tra cui gli ultimi due (il già citato 3-2 della finale continentale e il 3-0 in Nations League ormai tre mesi fa).

L’Italia sarà chiamata a disputare un incontro di grande pazienza, visto che dovrà cercare di trovare la breccia nella solidissima difesa della Slovenia. I balcanici, alla prima semifinale mondiale della loro storia, arrivano su ogni pallone e sono in grado di fare la differenza proprio grazie a questo fondamentale, cercando poi di affondare il colpo in contrattacco e sfruttando una fase offensiva solitamente molto precisa. Gli azzurri dovranno insistere, le percentuali in attacco potrebbero abbassarsi ma bisognerà avere la capacità e la lucidità nel perseverare nella propria azione, magari fiaccando gli avversari con un servizio martellante e che quando entra a regime è in grado di mettere in difficoltà chiunque (leggasi Francia).

La Slovenia ha l’incubo di Yuri Romanò, questa volta se lo troverà davanti fin dai primi scambi e l’opposto brianzolo è motivato nel ripetere la superba prestazione offerta contro i Campioni Olimpici. Simone Giannelli insisterà sul suo braccio caldo e ingaggerà Alessandro Michieletto, che sembra in crescita e che dall’alto della sua classe indiscussa può fare la differenza in maniera acclarata. Daniela Lavia ha dato prova di continuità nelle ultime due settimane, lo schiacciatore ha le doti per impensierire gli avversari con i suoi colpi. Non abbiamo ancora parlato del muro, ma i centrali Simone Anzani e Gianluca Galassi ricoprono un ruolo cruciale poiché con i loro muri dovranno frenare l’incidere dei rivali, magari provando a sbloccare la situazione con i primi tempi. Il libero Fabio Balaso sarà il baluardo in seconda linea.

Gli elementi della Slovenia sono quasi tutte conoscenze della nostra SuperLega, il massimo campionato italiano di pallavolo maschile. Gli uomini da temere maggiormente sono l’opposto Toncek Stern (anche se contro l’Ucraina era appannato ed è stato sostituito da Rok Mozic in un modulo a tre schiacciatori) e i martelli Tine Urnaut e Klemen Cebulj, ma attenzione anche alle stampatone di Jan Kozamernik e Alen Pajenk. Sono diventati grandi alle nostre latitudini e ora vogliono farci male, ma questa Italia vuole continuare a volare e sogna di tornare in campo domani sera alle 21.00 per giocarsi qualcosa di molto importante.

Foto: FIVB

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