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Volley, Mondiali 2022: il tabellone dell’Italia e l’ingiustizia subita. Cuba, Francia e Slovenia in arrivo

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L’Italia si è qualificata in scioltezza agli ottavi di finale dei Mondiali 2022 di volley maschile. La nostra Nazionale ha inflitto pesantissimi 3-0 alle malcapitate Canada, Turchia e Cina: tre successi consecutivi, primo posto nel girone e comodo accesso alla fase a eliminazione diretta. I Campioni d’Europa sono stati i migliori nella classifica combinata tra i sei gironi (unici a non cedere set insieme alla Serbia), ma lo strano meccanismo ordito dalla FIVB ha assegnato le prime due teste di serie a Polonia e Slovenia in qualità di Paesi organizzatori.

L’Italia si trova così costretta a fare i conti con un tabellone infernale. Sabato 3 settembre (ore 21.15) tornerà in campo a Lubiana (Slovenia) per fronteggiare Cuba, la grande outsider di questa rassegna iridata e ostacolo decisamente ostico per un primo turno da dentro o fuori. In caso di affermazione contro i caraibici, ecco il potenziale quarto di finale pirotecnico contro la Francia (i Campioni Olimpici saranno attesi dal Giappone, l’esito non è forse così scontato). Un cammino in salita che non deve spaventare i ragazzi del CT Fefé De Giorgi, i quali hanno i mezzi per farsi strada nella competizione.

L’Italia spera di entrare in zona medaglie, ma è consapevole dell’arduo compito che la attende. L’eventuale semifinale potrebbe essere una rivincita dell’atto conclusivo degli ultimi Europei, visto che la Slovenia si è creata un’autostrada di fronte al proprio pubblico: prima la poco quotata Germania e poi un possibile confronto con la tenace Olanda (chiamata all’incrocio con l’Ucraina). Diamo uno sguardo dettagliato al tabellone dell’Italia ai Mondiali 2022 di volley maschile e analizziamo le avversarie di turno.

Volley, tabellone Mondiali 2022: gli incroci dagli ottavi alla finale. Brividi Italia: prima Cuba, poi Francia!

CUBA, L’OSTACOLO DURISSIMO DEGLI OTTAVI DI FINALE

Cuba ha impressionato all’esordio contro il Brasile: si è portata sul 2-0, si è fatta rimontare, ma nel tie-break ha avuto un match-point e si è arreso per 18-16. Sembrava l’inizio di un possibile cammino di lusso, ma successivamente i caraibici hanno ceduto un set al modestissimo Qatar e poi hanno perso per 3-1 contro il Giappone, qualificandosi agli ottavi di finale soltanto come una delle migliori terze classificate. Che versione vedremo contro l’Italia? La formazione dirompente che ha messo in crisi la corazzata verdeoro o la compagine crollata al cospetto di Nishida e compagni?

L’uomo simbolo è il centrale Robertlandy Simon, colosso che vinse l’argento ai Mondiali 2010 e che negli ultimi quattro anni ha giocato a Civitanova (tre scudetti e una Champions League). Il 35enne, che nella prossima stagione tornerà a Piacenza (dove militò tra il 2012 e il 2014), è il collante di questo gruppo ed è un giocatore che grazie ad esperienza, potenza e arguzia tecnica è in grado di fare la differenza. Nel reparto è affiancato dal capitano Livan Osoria, 28enne che milita in Francia al Cambrai e che non sembra così fenomenale ma ha grinta e voglia da vendere.

L’altra grande stella è Herrera Yant, schiacciatore strabordante che ha contribuito all’ultimo scudetto di Civitanova: ha soltanto 21 anni, ma è micidiale da ogni zona del campo e quando si accende manda in crisi tutti gli avversari. L’opposto è Jesus Herrera, 27enne che nelle ultime due stagioni ha militato nel campionato francese tra le fila dello Chaumont, vincendo anche la Coppa Nazionale. Il bomber, che nella prossima stagione giocherà a Perugia (sulla carta sarà la riserva di Kamil Rychlicki), è un caposaldo del nuovo ciclo caraibico, che ha portato alla vittoria della Coppa PanAm e dei Campionati Norceca nel 2019, prima dei sigilli in Challenge Cup e ancora nella Coppa panamericana negli ultimi mesi.

Gli altri due martelli a disposizione sono Miguel Angel Lopez e Osniel Mergarejo, acquistato da Milano (ex Chaumont, dovrebbe fare la riserva di Ishikawa ed Ebadipour). Il palleggiatore è il non irresistibile Lyvan Taboada, forse l’anello debole del sestetto. Bisognerà giocare con pazienza, magari non insistere sulla potenza (lì Cuba ha i suoi mezzi) ma puntare sulla precisione, su un servizio ficcante che complichi la vita alla difesa e al loro regista, su un muro puntiglioso e puntuale. Bisogna arginare due giocatori come Simon e Yant, che tra primi tempi (e stampatone…) e bordate di lusso sono capaci di ogni cosa (sono stati protagonisti assoluti dell’ultimo scudetto targato Lube).

POSSIBILE QUARTO DI FINALE DA INCUBO: LA FRANCIA CAMPIONESSA OLIMPICA

Se l’Italia dovesse battere Cuba, si potrebbe allora profilare un micidiale quarto di finale contro la Francia. Attenzione, però: i Campioni Olimpici dovranno prima regolare il Giappone e non è mai facile spuntarla contro un sestetto mai domo che può contare su ottimi attaccanti come Nishida e Ishikawa, senza dimenticarsi della loro proverbiale difesa. I Galletti guidati da coach Andrea Giani hanno soppiantato l’Italia nella recente semifinale di Nations League giocata a Bologna, ma questa volta si spera che la musica possa essere diversa.

La Francia ha battuto la Slovenia soltanto al tie-break e rimontato da 1-2 (per questo è soltanto sesta testa di serie nel tabellone), ha regolato la Germania per 3-0 (ma secondo e terzo set si sono decisi ai vantaggi) e con le riserve ha demolito il malcapitato Camerun. Probabilmente i Campioni Olimpici devono anche mostrare tutto il loro potenziale, ma stiamo parlando di una superlativa corazzata dotata di individualità da urlo e di un gioco corale che fa molto leva su un attacco pungente e su un impeccabile meccanismo muro-difesa.

L’uomo simbolo è indubbiamente lo schiacciatore Earvin Ngapeth, baluardo di Modena e autentico trascinatore morale oltre che tecnico: assicura una vagonata di punti e fa male in maniera costante. Altro punto di riferimento è l’opposto Jean Patry (a Milano). Il regista titolare è Antoine Brizard (a Piacenza), che può fare anche leva sull’altro martello Kevin Tillie. Il centrale Barthelemy Chinenyeze fa paura a muro e con i primi tempi (nella prossima stagione si trasferirà da Milano a Civitanova), in reparto è affiancato da Nicolas Le Goff. Jenia Grebennikov è il libero più forte del mondo, lo abbiamo ammirato anche in SuperLega.

IL POSSIBILE INGRESSO IN ZONA MEDAGLIE

Se l’Italia dovesse riuscire a superare due ostacoli enormi come quelli di Cuba e Francia, allora entrerebbe in zona medaglie. Si dovrebbe trasferire da Lubiana a Katowice (Polonia) per cercare di salire sul podio. La semifinale potrebbe essere contro la Slovenia (battuta nella finale degli ultimi Europei), che si è garantita un’autostrada sfruttando il regalo della FIVB: ottavo di finale contro una Germania lontana dai giorni migliori, ma poi attenzione a non sottovalutare il quarto di finale contro la scatenata Olanda del dinamitardo Nimir Abdel Aziz (chiamata comunque a superare la rivelazione Ucraina).

Dall’altra parte del tabellone può succedere di tutto. La Polonia, detentrice del titolo iridato, ripartirà con la passerella contro la Tunisia, ma poi si potrebbe palesare la rivincita contro gli USA (gli americani non devono sottovalutare la Turchia). I Campioni del Mondo trascinati da Bartosz Kurek e privi della stella Wilfredo Leon sapranno regolare Matt Anderson e compagni come hanno fatto nella fase a gironi? Brasile e Serbia sono altre due pretendenti al trono, ma come l’Italia non sono state fortunatissime nell’accoppiamento degli ottavi di finale (sono quinta e quarta testa di serie): gli incroci rispettivamente con Iran e Argentina vanno presi con le pinze, prima di un possibile testa a testa infuocato nei quarti di finale.

Foto: FIVB

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