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Pallavolo
Volley, Italia-Polonia 3-1: le pagelle degli azzurri. Giannelli geniale, Lavia trascinatore, Romanò micidiale
PAGELLE ITALIA-POLONIA 3-1, MONDIALI VOLLEY 2022
Daniele Lavia, 10: com’è possibile che non gli sia stato assegnato il premio come miglior schiacciatore del Mondiale? É stato assolutamente sontuoso, un vero e proprio trascinatore, il nostro miglior attaccante che si è sempre fatto trovare pronto nei momenti decisivi. Una garanzia anche in ricezione, mentre in battuta ha trovato una continuità impressionante. Chiude la finale da top-scorer con 19 punti. Veramente eccezionale, un campionissimo. E deve ancora compiere 23 anni…
Simone Giannelli, 10 e lode: è il nostro Leonardo da Vinci. Il capitano coraggioso tiene saldamente le redini della nave anche con il mare in tempesta. Gli azzurri avevano perso il primo set dopo essere stati avanti 21-17: è stato bravissimo a mantenere la calma e ad infondere fiducia nei compagni. Sapiente la sua gestione del palleggio, bravo a coinvolgere equamente tutte le bocche da fuoco a sua disposizione. Regala spettacolo quando riesce a sopperire ad una ricezione problematica con dei tocchi da vero genio. Inoltre si produce in 5 attacchi di seconda intenzione quasi da opposto. Per lui 7 punti, tantissimi per un palleggiatore. Giustamente votato MVP del Mondiale, se lo merita.
Yuri Romanò, 9: sapete che questo ragazzo si è fatto quasi tutta la passata stagione di Superlega in panchina a Milano per fare la riserva al francese Patry? Purtroppo in Italia troppe volte accade questo, con gli allenatori che sembrano quasi ciechi nei confronti dei giovani talenti nostrani. Fefé De Giorgi ha creduto in lui a tal punto da escludere dal gruppo il veterano Ivan Zaytsev. Lo ha ripagato con una continuità da opposto di primissimo livello, consacrandosi come campione vero (peraltro fu lui, nel 2021, a ribaltare la finale contro la Slovenia). Oggi mette a segno 13 punti, ma è straordinario anche in fase difensiva, non proprio il fondamentale che ci si aspetterebbe da un giocatore del suo ruolo.
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Alessandro Michieletto, 9: lo abbiamo aspettato per tutto il Mondiale. Anche oggi aveva faticato inizialmente in attacco, poi si è sciolto dal terzo parziale in attacco e non è un caso che l’Italia abbia dominato. Quando si accende la nostra stella, per gli avversari diventa molto difficile arginare il gioco degli azzurri. Disputa una partita di sostanza con 11 attacchi vincenti, 2 muri e 1 ace. Nel momento decisivo ha dimostrato di che pasta è fatto.
Simone Anzani, 8: ancora una volta decisivo a muro, piazza ben tre stampate nei confronti dei polacchi. Inizialmente fa tanta fatica in attacco, poi cresce alla distanza. Al servizio crea quasi sempre fastidio alla ricezione polacca con la sua flottante. Giocatore insostituibile.
Roberto Russo, 7: entra al posto di Galassi e non fa mancare il suo apporto. Piazza due muri e rimarrà scolpita nella mente la difesa nel quarto set che si tramuta addirittura in punto.
Gianluca Galassi, 6: non disputa una buona finale, perché non va mai a segno in primo tempo e fatica a trovare i giusti tempi a muro. Viene sostituito da De Giorgi nel terzo parziale con Russo. Non ci sentiamo di attribuire una insufficienza a colui che è stato comunque premiato come miglior centrale del Mondiale. Oggi ha vissuto una serata un po’ così.
Fabio Balaso, 9: sontuoso, monumentale. In ricezione è una macchina, in difesa si produce in recuperi sovrannaturali. É cresciuto in maniera esponenziale, è uno dei pilastri inamovibili di una squadra che ha aperto un nuovo ciclo vincente. Non vi erano dubbi che venisse premiato come miglior libero del Mondiale.
Foto: Fivb