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Pallavolo
Volley, sarà Italia-Francia ai quarti di finale? Campioni olimpici superiori, serve ritrovare l’incoscienza perduta
L’Italia ha dovuto sudare per battere Cuba e qualificarsi ai quarti di finale dei Mondiali 2022 di volley maschile. La nostra Nazionale ha giocato sottotono contro i caraibici, non ha mai ingranato, ha sofferto al servizio e in difesa, è risultata poco precisa in fase offensiva. Soltanto tenacia, caparbietà e compattezza di squadra, unite all’ingresso provvidenziale di Simone Anzani, hanno permesso agli azzurri dii avere ragione di un avversario ostico e di proseguire la propria avventura in questa rassegna iridata.
Non abbiamo visto la spensieratezza, la leggiadria tecnica, la qualità tecnica che avevamo ammirato durante la trionfale rassegna continentale del 2021. Un passo indietro su tutta la linea che lascia qualche interrogativo. Bisognerà inevitabilmente ritrovare quell’incoscienza e quel feeling di squadra se si vorrà entrare in zona medaglie. La sensazione è che gli azzurri stiano sentendo un po’ il peso della situazione: lo scorso anno era incominciato un nuovo ciclo dopo le fallimentari Olimpiadi di Tokyo, in pochi conoscevano questi ragazzi a livello internazionale e non c’era l’obbligo di fare risultato.
Questa volta ci si è presentati da Campioni d’Europa in carica e il carico di responsabilità è notevole, come già lo era stato in occasione della Final Eight di Nations League giocata in casa. Simone Giannelli e compagni avranno a disposizione quattro giorni per trovare il bandolo della matassa e tornare in campo a Lubiana (Slovenia) per disputare il quarto di finale (mercoledì 7 settembre, orario da definire). L’avversario di turno fa paura perché con buona probabilità sarà la Francia, decisamente favorita nello scontro contro il Giappone (anche se Nishida, Ishikawa e compagni non vanno sottovalutati)
I Campioni Olimpici sono i peggiori avversari che potessero capitare. II sestetto guidato da coach Andrea Giani è solido, sicuro dei propri mezzi, vincente, al momento superiore fisicamente e tecnicamente (almeno sulla carta), non ha apparenti punti debol anche se la Slovenia li ha trascinati al tie-break. Servirebbe una grande impresa per batterli, bisognerà davvero ritrovare la squadra che dodici mesi fa si inventò la magia in campo continentale. Urge ritrovare il miglior Alessandro Michieletto (ancora opaco), servono la continuità di Daniele Lavia (mancata stasera) e la qualità offensiva di Yuri Romanò (quel tie-break con la Slovenia…), Simone Giannelli deve essere più preciso. E poi i muri e i primi tempi, stasera latitanti fino all’ingresso di Anzani.
L’uomo simbolo è indubbiamente lo schiacciatore Earvin Ngapeth, baluardo di Modena e autentico trascinatore morale oltre che tecnico: assicura una vagonata di punti e fa male in maniera costante. Altro punto di riferimento è l’opposto Jean Patry (a Milano). Il regista titolare è Antoine Brizard (a Piacenza), che può fare anche leva sull’altro martello Kevin Tillie. Il centrale Barthelemy Chinenyeze fa paura a muro e con i primi tempi (nella prossima stagione si trasferirà da Milano a Civitanova), in reparto è affiancato da Nicolas Le Goff. Jenia Grebennikov è il libero più forte del mondo, lo abbiamo ammirato anche in SuperLega.
Foto: FIVB