Ciclismo
Vuelta a España 2022, il pagellone: Remco Evenepoel, un trionfo annunciato. Spettacolari Pedersen e Carapaz
PAGELLONE VUELTA A ESPANA 2022
Remco Evenepoel, voto 10: partiva da favorito, almeno alla pari alla vigilia con un Roglic non al top. Dimostra subito di essere in condizione, a cronometro fa il vuoto e si issa al comando della classifica generale, senza mai scenderci fino alla passerella conclusiva di Madrid. A 22 anni si porta a casa già un Grande Giro, il futuro è roseo per il fenomeno belga.
Enric Mas, voto 8: la Vuelta è casa sua, nel vero senso della parola. L’iberico della Movistar infatti per la terza volta riesce a salire sul podio in classifica generale, chiudendo secondo. Condizione eccellente in salita, forse schema tattico non sempre dei migliori.
Juan Ayuso, voto 8,5: difficile vedere un’età media così bassa sul podio. Nell’anno di Evenepoel viene fuori anche il baby talento della UAE Emirates. Sfruttando ovviamente la situazione (diversi ritiri tra i big), il 19enne disputa una Vuelta regolare e, davanti al pubblico di casa, trova una stupenda terza piazza. Il futuro è tutto per lui.
Miguel Angel Lopez, voto 7: in crescita con il passare dei giorni, ma ci si aspettava sicuramente di più dal colombiano della Astana Qazaqstan Team che termina le sue fatiche in quarta piazza.
Mads Pedersen, voto 9: si era già fatto vedere al Tour de France, dove aveva conquistato un successo di tappa. Qui però dà spettacolo, vista anche una startlist di livello non eccezionale in chiave sprint: tre vittorie per l’uomo della Trek-Segafredo, alle quali si somma anche la classifica a punti.
Richard Carapaz, voto 8: tre successi di tappa anche per l’ecuadoriano. Ce lo si aspettava in lotta per la classifica generale, invece il campione olimpico ha lasciato la possibilità di puntare al podio e si è dedicato alle vittorie parziali. Oltre la tripletta anche la maglia dei GPM.
Jay Vine, voto 8: l’australiano a 26 anni è definitivamente esploso. Due bellissime vittorie per l’uomo della Alpecin-Deceuninck che era lanciato verso il trionfo nella graduatoria della classifica degli scalatori prima di una brutta caduta che l’ha costretto al ritiro.
Jai Hindley, voto 5: dal vincitore dell’ultimo Giro d’Italia ci si aspettava sicuramente di più rispetto ad una decima piazza a 12′ dalla vetta.
Primoz Roglic, senza voto: difficile pensare a “cosa sarebbe potuto essere”. Il trionfatore delle ultime tre edizioni era in gran rimonta ed in caccia rispetto alla Maglia Rossa. Poi una brutta caduta gli ha privato di lottare nell’ultima settimana.
Italia, voto 4: davvero molto lontani dai migliori, nonostante, come detto, un livello non altissimo. Il migliore in chiave classifica generale è il giovane Zambanini, addirittura 36mo. Qualche fuga di qualità (da sottolineare due seconde piazze di Battistella), e poco più per il Bel Paese.
Foto: Lapresse