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Vuelta a España 2022, Remco Evenepoel a nozze nei percorsi con tanta cronometro. Deve migliorare con le pendenze oltre il 10%

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La Vuelta a España 2022 è il Grande Giro che incorona finalmente Remco Evenepoel. Si era discusso tanto sulle capacità del corridore belga della Quick-Step Alpha Vinyl, apparso tagliatissimo per le corse di un giorno ma con delle riserve sulla sua tenuta con le tre settimane. Invece nella corsa spagnola ha corso con la testa e le capacità di un campione, arrivando a nemmeno 24 ore dal primo successo di un ciclista nato negli anni 2000 ad un Grand Tour.

Una maglia rossa vestita da padrone sin dalla sesta tappa, con la prima frazione di vera montagna con arrivo sul Pico Jano, per poi non mollarla più fino ad oggi. Nelle prime salite di questa Vuelta, non troppo pericolose a livello altimetrico, Evenepoel ha fatto il bello e cattivo tempo mettendo più secondi possibili fra lui ed i suoi avversari, per poi mettere il punto esclamativo nella cronometro da Elche ad Alicante. 

È lì che probabilmente il giovane campione ha vinto la sua Vuelta. In un percorso così affine alle sue grandissime qualità da cronoman, Evenepoel ha rifilato 48” a Roglic, ‘solo’ campione olimpico della specialità, ed un minuto netto a Remi Cavagna, da anni riconosciuto come uno dei migliori nelle prove contro il tempo. Lì si è costruito il suo vantaggio, arrivando al giro di boa con 2’41” sullo sloveno e 3’03” su Enric Mas, divenuto vitale in vista delle frazioni a lui più sfavorevoli.

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Che sono arrivate poco dopo, come ad esempio lo scorso sabato sulla Sierra de la Pandera: Evenepoel non è riuscito a tenere le ruote dei suoi contendenti su una salita che in più occasioni ha toccato il 15% di pendenza, arrivando a 48” da Roglic e Miguel Angel Lopez e a 20” da Mas. Stesso copione il giorno dopo, sulla Sierra Nevada, dove sia lo sloveno che lo spagnolo hanno guadagnato su di lui, ma nella terza settimana il ritiro del capitano della Jumbo-Visma e una condizione non ottimale dell’uomo della Movistar gli hanno permesso di amministrare il margine sul Monasterio di Tentudia e di mollare il colpo decisivo sull’Alto del Piornal, arrivando a braccia alzate in maglia rossa.

A 22 anni e 9 mesi, Remco Evenepoel si mette in tasca la Vuelta a España 2022. Lo fa in maniera meritata, sfruttando le sue immense qualità a cronometro, ma senza di loro forse avremmo visto un finale diverso. Nonostante Enric Mas sia stato alquanto altalenante in queste tre settimane, le prestazioni dello spagnolo sono state nel complesso superiori: senza la cronosquadre di Utrecht e la giornata di Alicante, il capitano della Movistar sarebbe infatti avanti a lui di 15”. Se il belga non vuole che queste tre settimane restino un unicum, dovrà lavorare sulla tenuta in salita quando le pendenze si fanno più dure.

Foto: LaPresse

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