Ciclismo
Vuelta a España 2022, Remco Evenepoel ora è davvero l’erede di Eddy Merckx. Prossimi obiettivi il Mondiale e il Tour de France
Si era lanciato nel mondo dei grandi come nuovo Cannibale. Un appellativo pesantissimo, quello riguardante il corridore più forte della storia, Eddy Merckx. Ma le vittorie conquistate a livello giovanile erano state fuori dal comune per Remco Evenepoel, arrivato tra i professionisti giovanissimo e già pronto a prendersi trionfi su trionfi.
Sin da subito il belga, classe 2000, ha dimostrato di essere di gran lunga superiore alla norma. Strepitoso in salita, devastante a cronometro, un corridore mostruoso nonostante l’età.
La caduta al Giro di Lombardia 2020 sembrava aver fermato la crescita di Evenepoel, rischiando addirittura di dover mettere fine alla carriera. Da lì, da quella discesa terribile, una costante risalita, passata anche da insuccessi (come quello al Giro d’Italia del 2021). Tutti attendevano Remco e lui nel 2022 ha sbaragliato la concorrenza.
Prima la Liegi-Bastogne-Liegi, dominata in lungo e in largo, come prima Classica Monumento della carriera. Poi, con la ventesima tappa ormai alle spalle, ecco anche la Vuelta a España: corsa da padrone, da veterano e vinta con un margine nettissimo sugli inseguitori.
La stagione non è ancora finita, il Mondiale di Wollongong è vicino e potrebbe coronare un anno da sogno, lanciando già Evenepoel a livelli mostruosi nella storia del ciclismo.
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