Ciclismo
Vuelta a España 2022: Rigoberto Uran fa en plein nei Grandi Giri. Evenepoel gestisce dopo il ritiro di Roglic
A più di un anno di distanza dall’ultima, torna alla vittoria Rigoberto Uran: il colombiano si impone nella diciassettesima tappa della Vuelta a España 2022, completando a 35 anni l’en plein con i successi in tutti e tre i Grandi Giri. Sul traguardo di Monasterio de Tentudía bellissima l’affermazione del corridore della EF Education-EasyPost, mentre tra i big la giornata è ovviamente caratterizzata dal ritiro di Primoz Roglic che spiana la strada alla Maglia Rossa Remco Evenepoel.
Dopo la consueta battaglia dei primi chilometri, tredici uomini sono andati a formare la fuga di giornata: il lussemburghese Bob Jungels (AG2R Citroën Team), i francesi Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Elie Gesbert (Arkéa-Samsic), Clément Champoussin (AG2R Citroën Team) e Simon Guglielmi (Arkéa-Samsic), gli spagnoli Jesus Herrada (Cofidis) e Marc Soler (UAE Team Emirates) e Luis Angel Maté (Euskaltel-Euskadi), il colombiano Rigoberto Uran (EF Education-Easy Post), l’azzurro Alessandro De Marchi (Israel-Premier Tech), lo statunitense Lawson Craddock (Team BikeExchange) e due uomini della Bahrain-Victorious, lo svizzero Gino Mader e il britannico Fred Wright.
Per loro cambi regolari e vantaggio che è andato nettamente a salire con il passare dei chilometri, visto il disinteresse del gruppo. La sfida davanti è iniziata prima della salita conclusiva: Craddock ha infatti anticipato i tempi, andando via in solitaria. I rivali hanno atteso l’ascesa per lanciarsi al contrattacco.
Uno scontro spettacolare, con diversi cambi di scenario nell’ultimo chilometro. Alla fine è stato uno sprint ristretto, molto lungo, nel quale è riuscito ad imporsi Uran su Pacher ed Herrada. Tra i big il primo a muoversi è stato Enric Mas (Movistar), con Remco Evenepoel a chiudere senza patemi. Da lì in poi non c’è stata battaglia, con l’unico che è riuscito a guadagnare qualcosa che è stato Joao Almeida (UAE Emirates).
Foto: Lapresse