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Vuelta a España 2022, si ritira Jay Vine: cambia il leader della classifica degli scalatori

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La leadership di Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl) alla Vuelta a España 2022 sembra davvero inossidabile a tre tappe dall’arrivo di Madrid a causa della sua forza in salita, così come quella di Mads Pedersen (Trek-Segafredo) nella classifica a punti, con il danese che ha 200 punti di margine su Fred Wright, primo inseguitore. Al momento l’unica maglia che sembra apertamente in discussione è quella della classifica dei GPM, anche a causa di quanto accaduto quest’oggi con l’arrivo all’Alto del Piornal.

Nelle primissime battute della tappa odierna, prima che la fuga si concretizzasse, si è verificata una brutta caduta in cui sono stati coinvolti dieci corridori. Se Rigoberto Uran (EF Education-Easypost), Mads Pedersen e Carlos Rodriguez (Ineos-Grenadiers, anche se il campione spagnolo ha riportato conseguenze pesanti) sono riusciti a ripartire, non si può dire lo stesso per Jay Vine (Alpecin-Deceuninck), che vestiva a pieno merito la maglia a pois; l’australiano ha dovuto alzare bandiera bianca, ritirandosi dalla Vuelta.

Così facendo, è cambiato il leader della speciale classifica, con la maglia che è passata sulle spalle di Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers); l’ecuadoriano, partito con velleità di classifica da Utrecht, si è riciclato come cacciatore di tappe e, grazie ai 15 punti collezionati quest’oggi, è adesso primo con 45 punti, 20 in più rispetto ad Enric Mas, suo primo inseguitore.

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45 come i punti ancora disponibili nelle due tappe che ci separano dalla passerella di Madrid; se domani la leadership di Carapaz non sarà in discussione, con 10 punti in palio frutto delle due scalate al Puerto del Pielago (seconda categoria), ci saranno 35 punti da guadagnare nella frazione di sabato, con due salite di prima e tre di seconda. Se il vincitore del Giro d’Italia 2019 riuscisse ad andare in fuga almeno nella penultima tappa, controllando possibili rivali come Robert Stannard (Alpecin-Deceuninck, 21), Marc Soler (UAE Team Emirates, 20) e Thibaut Pinot (Groupama, FDJ, 13), senza tener conto di coloro che hanno velleità di classifica come Thymen Arensman (Team DSM, 23) e Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan, 16), potrebbe riuscire senza troppi patemi ad arrivare a pois a Madrid; non era la maglia che si aspettava quasi tre settimane fa, ma rimane sempre una maglia speciale. 

Foto: LaPresse

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