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WTA Parma 2022, Jasmine Paolini è più concreta e supera Elisabetta Cocciaretto in tre set

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Concretezza. Si può riassumere con una parola il successo di Jasmine Paolini contro Elisabetta Cocciaretto agli ottavi di finale del torneo WTA di Parma; la nativa di Bagni di Lucca, numero 79 al mondo, rimane a lungo attaccata al match con la sua connazionale, portandosi a casa la sfida con il punteggio di 4-6 6-3 6-4 in due ore e ventidue minuti guadagnandosi il prossimo turno con Danka Kovinic; rammarico invece per la ventunenne anconetana, apparsa a lungo in controllo della sfida ma con troppe occasioni perse.

La partenza è subito scoppiettante: nonostante parlino la stessa lingua le due non lesinano gli scambi di cortesie. Due break immediati nei primi due game, ma almeno fino al 3-2 Paolini, chi è in risposta ha almeno una possibilità di strappare il servizio alla propria avversaria. La sfida rimane sul filo dell’equilibrio fino al 4 pari, quando Elisabetta sfrutta un altro passaggio a vuoto di Jasmine concretizzando la nona palla break a suo favore e prendendosi il set.

E nemmeno il secondo set sembra discostarsi da questo canovaccio. Cocciaretto ha più spazio di manovra e pare poter mollare il colpo in ogni occasione, ma Paolini rimane sempre attaccata alla partita. Altra striscia di quattro break consecutivi, ma è il sesto gioco quello cruciale, quando Elisabetta ha due palle per il 4-2 senza riuscire a confermare il proprio vantaggio. Questo episodio dà la carica a Jasmine, che strappa la battuta all’altra azzurra nell’ottavo gioco e chiude i conti al terzo set point.

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Diventa una battaglia campale, dove non è la tecnica a prevalere ma è la forza mentale. La prima ad avere delle possibilità è Elisabetta, che nel quarto gioco si vede annullare due palle break da due vincenti di Paolini, che di tutta risposta passa a condurre. Cocciaretto sa di poter breakkare la sua avversaria, ma si ripete sempre la stessa situazione, non riuscendo mai a mantenere il margine: così accade tra sesto e settimo gioco, con la lucchese che invece mantiene la calma e, con il coltello tra i denti, si prende la partita.

Dicevamo della concretezza di Paolini: non nei numeri a favore, con 49 punti concessi al servizio (ma era preventivabile in una sfida fra due giocatrici ben messe in risposta), ma per il 60% di realizzazione delle palle break (6/10) a raffronto di Elisabetta Cocciaretto che sulle 20 ottenute è riuscita a convertirne soltanto 5 per un poco lusinghiero 25%.

Foto: Pier Colombo

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