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Antonella Palmisano: “Sentivo la gamba di legno, più risonanze di Jacobs. Voglio tornare a maggio. E Parigi 2024…”

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Antonella Palmisano sta proseguendo nella propria riabilitazione a poche settimane dall’intervento all’anca, eseguito per risolvere i problemi fisici che le hanno impedito di gareggiare nel corso di questa stagione. La Campionessa Olimpica della 20 km di marcia si è raccontata ai microfoni di Atletica Tv: “I Mondiali di Budapest del prossimo agosto? Io spero di tornare in gara prima, magari già a maggio in Coppa Europa a Podebrady per ritrovare le sensazioni che ho perso. Ho già tolto le stampelle e venerdì scorso sono stati anche rimossi i punti di sutura all’istituto Rizzoli di Bologna. A parte la prima settimana, quando avevo difficoltà a mettermi su un fianco o a camminare correttamente, tutto sta procedendo bene e ogni giorno che passa ci accorgiamo di progressi che non ci aspettavamo, con il mio fisio Cristian Bruno. Da lunedì è iniziato il percorso di riatletizzazione con una serie di esercizi di rinforzo muscolare: l’obiettivo è riprendere il tono in 6 settimane“.

La pugliese ha dovuto rinunciare a Mondiali ed Europei:Mi è mancato vedermi protagonista in queste manifestazioni importanti. Devo ammettere che sono state settimane difficili, mi sono fatta anche del ‘male’ nel vedere le gare, ho sentito come un dolore al cuore. Ma non potevo vivere senza atletica. Mi ha fatto piacere il messaggio di Gimbo Tamberi che diceva… ‘ci manca la nostra capitana’, è stato bello sentirsi considerati in un momento così difficile”. Il suo 2022 è stato un calvario e ha provato a scherzare: “Non riuscivamo a capire quale fosse il reale problema. Ho fatto più risonanze di Jacobs… Sentivo la gamba bloccata, come di legno, non ne avevo il controllo. A un certo punto mi sono ritrovata a pensare che fosse un mio problema mentale, mi sono cominciata a mettere in dubbio“.

Tra i primi messaggi dopo l’operazione, fortemente significativo è quello di Massimo Stano, compagno d’allenamento e di medaglia d’oro olimpica. Diceva così: “Ricordati che a Parigi c’è la marcia mista uomo-donna, quindi vedi di rimetterti in forze”. Un eventuale doppio impegno 20 km-35 km ai Mondiali di Budapest è ancora tutto da valutare, insieme a coach Patrick Parcesepe.

Foto: Lapresse

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