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Atletica, Gianmarco Tamberi: “Egonu? Io sono nero dentro. Mio padre non sarà più il mio allenatore”

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Reduce dal matrimonio e da un viaggio di nozze di tre settimane tra Maldive, Singapore e Bali, Gianmarco Tamberi ha già cominciato da qualche giorno la lunga preparazione verso la prossima stagione agonistica. Il Campione Olimpico in carica di salto in alto ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha toccato tanti temi importanti, tra cui quello dell’interruzione della collaborazione tecnica con il padre.

Non ci sentiamo praticamente dal giorno del matrimonio, dovremo incontrarci, ma per entrambi è giusto così. Eravamo sul filo da anni. Mi ha tolto dal campo di basket e mi ha portato all’oro olimpico. In coppia abbiamo raggiunto l’apice. Ora abbiamo bisogno di battere strade diverse. Ed è facile che il tutto si trasformi in opportunità“, conferma il trentenne marchigiano.

Allenarmi da autodidatta come Barshim? Ci ho pensato: ma ho bisogno di un preparatore atletico e di un coach. Mi dovranno aiutare a rimanere al vertice per due anni, senza stravolgere la mia routine, senza farmi correre rischi. A 30 anni è difficile cambiare. Voglio confrontarmi con alcune persone. Ma credo proprio che continuerò a far base ad Ancona. Anche perché sono seguito da un team di primo piano – da uno staff sanitario al mental coach – messo insieme in tanti anni, al quale non voglio rinunciare“, prosegue Tamberi.

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Mi attende una sfida importante: quella del nuovo allenatore. È come se dovessi dimostrare qualcosa. A me stesso e agli altri. Dopo la stagione olimpica è stato difficile trovare le giuste spinte. Ho fatto bene le gare più importanti dell’anno, dai Mondiali indoor a quelli all’aperto, dagli Europei alla finale di Diamond League. Ma per il resto ho arrancato proprio per mancanza di motivazioni. Adesso, invece, ho ben chiari gli obiettivi: i Mondiali di Budapest 2023, gli Europei di Roma e l’Olimpiade di Parigi 2024. Ne realizzassi anche solo uno… A quel punto mediterei sul mio futuro“, aggiunge il campione europeo in carica.

Gimbo ha commentato così infine il caso Egonu degli ultimi giorni:Mi tocca profondamente: tra basket e musica, sono nero dentro, i miei idoli sono tutti di colore. Stavo per espormi pubblicamente, poi ho preferito non farlo. Ma ho scritto a Zaynab Dosso: da capitano azzurro le ho anche detto che in Nazionale potremmo pensare a gesti significativi”.

Foto: Lapresse

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