Tennis
ATP Astana 2022, Luca Nardi: “Mi sento più maturo dentro e fuori dal campo, darò tutto contro Tsitsipas”
Una vittoria significativa. Luca Nardi, classe 2003, se la ricorderà per un po’ questa giornata. Oggi, martedì 4 ottobre, il classe 2003 pesarese ha vinto il suo primo match della carriera nel circuito ATP, sconfiggendo il russo Alexander Shevchenko (n.146 del ranking) con il punteggio di 7-6 (4) 6-2, ed è approdato agli ottavi di finale dell’ATP 500 di Astana (Kazakistan).
Sul veloce indoor kazako, l’azzurrino ha messo in mostra un repertorio di colpi completo, dando conferma già dell’ottima impressione destata nel corso delle qualificazioni a questo evento, dove si era imposto nel turno conclusivo delle “quali” contro il belga David Goffin. Un Goffin che, come è noto, è stato ripescato da “lucky loser” e battuto il n.1 del mondo, Carlos Alcaraz, dando un connotato ancor più importante al successo di Nardi.
Il tennista del Bel Paese, ai nostri microfoni, ha rivelato alcune delle sue sensazioni legate al match odierno e spaziato anche su altro.
Nardi, anzi tutto complimenti per la vittoria. Che partita è stata contro il russo Shevchenko e come valuta la sua prestazione?
“La partita è stata tosta perché il russo ha giocato molto bene nel primo set, spingeva tanto da fondo e mi toglieva il tempo. Fortunatamente nel secondo parziale è un po’ calato e sono riuscito a prendere il sopravvento. Complessivamente è stata una partita difficile e per questo il risultato è ancor più importante per come il match si è sviluppato“.
Soddisfazione anche perché questa è stata la sua prima vittoria nel circuito ATP. Che significato ha per lei nel percorso agonistico che sta affrontando?
“Chiaramente ha un sapore speciale ed è unica. Per me vuol dire tanto perché significa che posso giocare a questi livelli e ciò mi dà un po’ di consapevolezza in più. Spero che questa sia solo la prima di una lunga serie“.
Un successo frutto anche di una maturazione personale. In che modo si sente cresciuto rispetto al periodo in cui qualche dubbio lo aveva sul tennis e sula sua attività sportiva?
“Indubbiamente, mi sento molto più maturo per quanto faccio in primis fuori dal campo. Sono molto più preciso e metodico, cerco di curare i minimi dettagli. Penso che questo ordine mentale si stia poi riflettendo anche quando esprimo il mio tennis. Per fare un esempio, prima di giocare un punto ho le idee un po’ più chiare e cerco sempre di pensare alle giocate che devo fare. Credo che la chiave di quello che sto raccogliendo sia frutto di questa filosofia descritta. Chiaramente, si può migliorare in tutto: servizio, fisicamente ecc. Spero di avere dei margini“.
E domani la grande sfida negli ottavi di finale contro Stefanos Tsitsipas (n.6 del ranking). Quale sarà il suo approccio?
“Affrontare Tsitsipas sicuramente è un’esperienza bellissima perché l’ho visto giocare in televisione tantissime volte. Per questo, poterci giocare contro è un’occasione unica. Certo, sarò teso, ma cercherò di godermi questo match dando tutto quello che ho“.
Altra esperienza sarà poi quella nel torneo di Firenze della prossima settimana. Avrà una wild card e sarà un evento con tanti tennisti forti, come Berrettini, Sinner (forse) e Musetti. Che cosa ne pensa?
“Sono molto contento e desideroso di giocare lì. Essendoci tennisti così forti, non potrò che sfruttare questo torneo per acquisire ulteriori indicazioni sulla mia crescita tecnica e mentale. Cercherò di fare del mio meglio“.
In bocca al lupo per domani
“Crepi!”
Foto: LiveMedia/Laurent Sanson/DPPI