ATP Napoli 2022, Lorenzo Musetti è entrato in una nuova dimensione? Miglioramenti tecnici e mentali evidenti

Tre indizi, di solito, fanno una prova. Se si cercava un’ulteriore conferma sui passi in avanti di Lorenzo Musetti in campo dopo le campagne positive di Sofia e di Firenze, questa è arrivata sul cemento outdoor di Napoli. La netta vittoria con Daniel Elahi Galan Riveros ed il terzo accesso di fila in semifinale in un torneo sul duro testimoniano che il nativo di Carrara sta prendendo sempre più coscienza dei propri mezzi, ampliando il proprio arsenale offensivo.

In primis, i miglioramenti tecnici sembrano evidenti. La bellezza dei suoi colpi base è sempre abbacinante, ma Lorenzo sta rendendo sempre più temibile il proprio servizio, risultando sempre meno attaccabile proprio come successo quest’oggi a Napoli; oltretutto, ci si mette un atteggiamento assai più propositivo in fase di risposta, provando a ‘remare’ di meno e ad attaccare di più rispetto al passato.

Ma l’azzurro sembra aver fatto un determinato scatto anche sotto il profilo mentale. Non che prima fosse una testa calda, sia chiaro, ma ogni tanto fuoriusciva qualche atteggiamento lecito da un ragazzo di vent’anni, come il lamentarsi un po’ troppo con sé stesso in alcuni momenti di frustrazione. Solo che Musetti non è un normale ventenne, ma un tennista professionista dotato di un grandissimo talento: lavorando dietro le quinte, il ragazzo di Carrara sta acquisendo quella maturità necessaria per poter diventare un grande interprete del tennis.

I risultati gli stanno arridendo in questo 2022. Prima il successo di Amburgo, con la ciliegina sulla torta di aver battuto Carlos Alcaraz in finale, poi questo filotto di semifinali in una superficie da molti considerata non sua, ma su cui si sta trovando sempre più a suo agio. Non è detto che il cemento, con il passare del tempo, non diventi il suo terreno di caccia preferito, per diventare un tennista ancor più minaccioso in ogni torneo.

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