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ATP Napoli, Matteo Berrettini: “Meno male che Musetti è un mio compagno di squadra! Alla sua età giocavo i Challenger”

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Un pizzico di delusione, ma è maggiore la soddisfazione per Matteo Berrettini: nonostante la sconfitta contro Lorenzo Musetti in finale a Napoli, l’ultimo atto è comunque riuscito a giocarlo. Ieri l’aveva detto: si è stancato di ritirarsi. E anche in condizione minore rispetto al massimo che può dare, il numero 2 d’Italia ha lottato e reso spettacolare la giornata napoletana.

Queste le sue parole nella premiazione in campo: “Ci sarebbe tanto da dire, ma lo riassumo con complimenti a Lorenzo per il successo nel torneo e in carriera. Io all’età sua facevo ancora i Challenger. Complimenti a lui, alla famiglia e al team. Per fortuna ce l’ho come compagno di squadra, ed è una buona notizia. Quasi fino alla fine è stata partita bellissima, ho provato a giocare una finale che meritasse il torneo, non ho finito come volevo, ma ci ho provato fino alla fine. Complimenti a Lorenzo e grazie per il supporto“.

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Sensazioni partenopee: “Da Napoli mi porto via il trofeo, mi porto via l’ospitalità, la passione che Napoli ha per questo sport, il calore che c’è in questa città che non c’è in nessun’altra parte del mondo. Ovviamente grazie alla famiglia, al team, zii e nonni che sono nell’angolo, che sono napoletani. Uno speciale ringraziamento a voi, perché nonostante le difficoltà del torneo, e non sono stati momenti facilissimi, avete riempito le tribune“.

Prossimo obiettivo per Berrettini quello dell’ATP 500 di Vienna, dove sarà in compagnia di Jannik Sinner e Lorenzo Sonego; tutti e tre non scenderanno in campo almeno prima di martedì. Poi sarà tempo di Parigi-Bercy, con il Masters 1000 che per il romano finora è sempre stato poco fortunato.

Foto: LiveMedia/Agn Foto – LivePhotoSport.it

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