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ATP Parigi-Bercy 2022: Jannik Sinner subito fuori con Huesler, prosegue il periodo negativo

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Jannik Sinner viene subito eliminato dal Masters 1000 di Parigi-Bercy, l’ultimo dell’anno. L’altoatesino subisce una prova valida dello svizzero Marc-Andrea Huesler, in forma nelle ultime settimane, e appare oltretutto piuttosto scarico in una situazione nella quale, ormai, resta soltanto la Coppa Davis come impegno. 6-2 6-3 il punteggio finale a favore dell’elvetico, che sfiderà domani il russo Karen Khachanov.

Primo game che, per Sinner, testimonia sia necessità di carburare che sfortuna, perché in tale categoria si configura il nastro che Huesler prende e rende protagonista del break a 15. Sistemata la questione dei game al servizio fin dallo 0-30 sul 2-0 per lo svizzero, l’italiano incide in risposta soprattutto con il rovescio andando sul 15-40 nel sesto gioco, ma commette un paio di errori banali e manca la propria occasione. E ne risente, perché l’elvetico si fa di nuovo aggressivo in risposta e pesca un secondo break, che lo porta sul 5-2 e, poi, alla conquista del parziale.

https://www.oasport.it/2022/10/live-sonego-tiafoe-atp-parigi-bercy-2022-in-diretta-italia-usa-dal-profumo-di-coppa-davis/

La chance di trovare la svolta Sinner ce l’ha sull’1-0 del secondo set, ma a cancellarla è l’ace di Huesler. Di qui in avanti si ripete per certa misura il canovaccio del parziale d’apertura, con lo svizzero che, dopo una fase di sostanziale equilibrio, mette la freccia e toglie di nuovo il servizio a 30 all’altoatesino. Sono tanti gli errori che il numero 1 d’Italia commette, e il suo volto non è certo il migliore del 2022 in quanto a convinzione. Il resto lo fa Huesler, in grado di creargli problemi sempre nuovi e, alla fine, strappa per la seconda volta la battuta all’azzurro. Che, poi, è anche quella decisiva, visto che si tratta dell’ultimo game.

Per Huesler ci sono 20 vincenti a fronte di soli 3 errori gratuiti, il che è frutto, ancor più che della sua pur valida prestazione, del fatto che di Sinner oggi s’è vista l’ombra. E non è stato nemmeno sostenuto, Jannik, dalla sua tradizionale forza che è la seconda di servizio (45% di punti vinti).

Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer

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