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ATP Vienna 2022, Daniil Medvedev vince in rimonta su Denis Shapovalov e si prende il secondo titolo stagionale

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Finalmente Daniil Medvedev. Il tennista russo torna a gioire in questo 2022, trionfando sul cemento indoor di Vienna per il secondo titolo della stagione, il quindicesimo della carriera. Nonostante quanto visto durante la settimana, è finale vera per oltre un’ora e mezza con Denis Shapovalov, che rimane a galla fino al 3-4 della seconda frazione per poi sparire dal campo sotto i colpi del suo avversario per 4-6 6-3 6-2. Il vincitore dell’US Open 2021, oltre a lanciare un segnale in vista di Parigi-Bercy e Finals, guadagna un posto nelle classifiche mondiali, diventando terzo alle spalle di Carlos Alcaraz e Rafa Nadal, superando Casper Ruud.

Inizio di partita choc per Medvedev, che in nemmeno mezz’ora si ritrova ad inseguire sotto di due break dopo che per tutta la settimana aveva offerto una sola chance ai suoi avversari per strappargli il servizio. Il motivo sta nella carenza di prime (a lungo appena sopra il 50%), che non gli permette di entrare nello scambio; Shapo invece è centratissimo ed incanta nei primi cinque giochi. Il canadese ha anche lui un momento di crisi nel sesto gioco, vedendo il suo vantaggio dimezzato, ma riesce in un modo o nell’altro a rintuzzare i tentativi di rimonta dell’avversario chiudendo la prima frazione in un combattutissimo decimo game.

Il finale di set fa capire però che non sarà una passeggiata per Shapovalov, poiché Medvedev è sempre più a suo agio nella sfida: il russo spinge immediatamente e si prende il break di vantaggio già nel quarto gioco. I problemi al servizio però rimangono: è laborioso il tentativo di confermare il vantaggio, negando quattro chance a Shapovalov, ma poi il canadese riesce a tornare in scia strappando il servizio nel settimo gioco. Ma il numero 1 del tabellone vuole solo vincere il set: nuovo break immediato a zero e frazione in ghiaccio.

Il terzo potrebbe essere un set emozionante, ma oramai l’inerzia è tutta a favore di Medvedev. Shapovalov è ormai tramortito psicologicamente, in campo c’è il fantasma del giocatore visto per la prima ora e quaranta minuti, mentre il russo è ormai gasatissimo: subito battuta strappata e margine raddoppiato con un quinto gioco allucinante, farcito da un passante in recupero che rimane in campo e un dritto tirato dalle tribune. È ormai accademia, almeno fino al momento di chiudere: ci vogliono sette match point per mettere fine alla contesa e festeggiare il secondo ATP 500 della carriera.

Medvedev riesce ad innalzare il proprio livello di gioco dal finale di primo set in poi, chiudendo con un convincente 24-17 nel saldo vincenti-non forzati e salvando 6 delle 9 palle break concesse. Se c’è qualcosa in cui Shapovalov deve riflettere è la resa con la seconda, un modestissimo 11/40 equivalente al 28%.

Foto: e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger

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