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Basket, Eurolega 2022-2023: Virtus Bologna, supersfida dalle mille difficoltà in casa del Real Madrid
Sono due delle squadre simbolo dell’Eurolega nella storia, anche se in periodi molto diversi, e domani sera si ritroveranno di fronte al WiZink Center di Madrid. Nella capitale spagnola, il Real Madrid cercherà di dare una svolta positiva alla stagione ricevendo la Virtus Bologna, alla ricerca, prima ancora che di grandi emozioni continentali, di assestamento. Lo sa bene Sergio Scariolo, che sa a cosa va incontro la sua squadra, e non solo perché conosce come pochissimi l’ambiente spagnolo.
Queste le parole del capo allenatore bianconero: “Il Real Madrid è ovviamente uno dei top team di questa competizione, negli ultimi dieci anni sono rimasti sempre ad altissimo livello, hanno giocato varie Final Four e alcuni dei giocatori li abbiamo già visti in quelle circostanze. Per noi sarà una sfida davvero dura ma penso che abbiamo fatto alcuni progressi rispetto alla scorsa settimana: abbiamo lavorato sulla coralità della squadra, alcuni giocatori hanno migliorato la loro forma. Penso che potremmo estendere i minuti di buona pallacanestro poi ovviamente contro il Real Madrid non è mai abbastanza. Il nostro obiettivo però è rimanere concentrati su noi stessi: migliorare, dobbiamo trattare bene la palla, prendere tiri migliori e aumentare il nostro desiderio e abilità di condividere la palla. Dovremo essere solidi in difesa, specialmente nei rimbalzi difensivi. Abbiamo vari obiettivi di fronte a noi che sono difficili da raggiungere contro una squadra forte come il Real ma allo stesso tempo abbiamo chiara l’idea di quello a cui ci troviamo di fronte. Andiamo a Madrid per migliorare e competere”.
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La Virtus arriva a questo confronto con la possibilità di veder rientrare Tornike Shengelia, fermo da prima degli Europei per guai alla spalla. Chiaramente non sarebbe al massimo nell’immediato, ma in un momento nel quale tanti (Milos Teodosic in testa) stanno carburando potrebbe essere l’uomo del bisogno nel momento giusto. Se non altro anche in virtù di quanto visto la scorsa settimana, tra la partita sostanzialmente sprecata a Kaunas e il tonfo di Belgrado.
Il Real, peraltro, non si presenterà al completo. Mancherà certamente Fabien Causeur, visto che ha problemi a un tendine di un ginocchio e una fascite nell’altra gamba. Non giocherà neppure Nigel Williams-Goss, anche se ha ripreso ad allenarsi con il gruppo, mentre è più probabile l’impiego di Adam Hanga.
Questo il pensiero di coach Chus Mateo: “Dobbiamo avere meno alti e bassi, compiere meno forzature ed errori basati sulla mancanza di concentrazione. L’obiettivo è essere costanti e guardare avanti. Tentiamo sempre di essere aggressivi nel pitturato, perché è così che la difesa avversaria collassa e troviamo tiri aperti. Importante è l’equilibrio tra attacco e difesa. Dovremo essere continui nelle cose che facciamo bene ed evitare che si ripetano gli errori, ma le sensazioni sono buone. Ogni partita è una storia a parte, e ci saranno momenti di buon gioco e altri di dubbi, partite vinte e perse. Questo succede durante l’anno ed è sempre stato così. L’importante è che siamo tranquilli e non perdiamo il ritmo, che facciamo le cose bene. Un mese fa abbiamo vinto il primo titolo. Ora avanziamo e tentiamo di fare passi avanti in una gara di fondo. Lavorando uniti miglioreremo“.
2-2 il record attuale del Real, che in tre delle quattro partite giocate si è trovato con un divario, vincente (una volta) o perdente (due) di tre o meno punti. Non facile il calendario, peraltro: Panathinaikos a OAKA, Barcellona al PalauBlaugrana e Olympiacos, prima di sconfiggere la Stella Rossa attualmente ancora ferma al palo. 1-3, invece, quello delle V nere, che stanno faticando anche per le assenze a trovare l’impatto giusto con la rassegna continentale. E mentre nelle stanze dei bottoni appare sempre più probabile l’improbabile scelta di Dubai come sede delle Final Four del prossimo anno, sul parquet si ripresenta quella che è una sfida che non si vedeva da più di vent’anni. Ma non è in Eurolega che si è giocata la partita più importante: nel record di 12-7 per i blancos spicca il successo virtussino nella finale di Coppa Saporta del 1990 per 79-74.
Credit: Ciamillo