Biathlon
Biathlon, Dorothea Wierer: “Milano-Cortina sarà una scelta solo mia. Stagione un po’ falsata senza le russe”
MILANO – La stagione degli sport invernali sta per cominciare e ci si prepara per una nuova avventura. Le annate passano, ma la motivazione per dare tutto quello che si ha è sempre la stessa. Dorothea Wierer, altoatesina e classe ’90, nel biathlon di medaglie ne ha vinte decisamente molte: dieci ai Mondiali (3 ori, 4 argenti, 3 bronzi) e tre alle Olimpiadi (3 bronzi), senza contare i trionfi in Coppa del Mondo (due volte vincitrice della Sfera di Cristallo generale). Il futuro, con le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 al termine di questo quadriennio, è un bel punto di domanda. OA Sport ha intervistato l’azzurra, focalizzandosi su questi temi prima del via dell’annata agonistica, nel corso del FISI Media Day.
Al termine delle Olimpiadi di Pechino, il presidente del Coni Giovanni Malagò aveva manifestato l’intenzione di convincerla a prendere parte alle prossime Olimpiadi Invernali in Italia. Ci è riuscito?
“Alla fine deve essere una decisione mia perché altrimenti non avrebbe senso. E’ una questione di motivazioni, grinta, voler far fatica. Intanto ho deciso di proseguire nell’attività agonistica perché ho ancora gli stimoli per gareggiare“.
Secondo lei sarà una stagione falsata quella che sta per partire, vista l’assenza di russe e bielorusse per le arcinote questioni legate al conflitto in Ucraina?
“Sinceramente mi dispiace un po’ perché nel nostro sport Russia e Bielorussa sono due nazioni molto forti. Purtroppo non comprendo molto quanto sta accadendo dal punto di vista politico e non sta a me giudicare gli sviluppi. La mia speranza è di rivedere gli atleti in gara e poi si vedrà. So comunque che si stanno allenando tutti al meglio nel caso possano rientrare nelle competizioni“.
Ha detto che quest’anno punta a fare classifica in Coppa del Mondo. Questo anche perché la pista di Oberhof, sede dei Mondiali, non è tra le sue preferite?
“Un po’ sì. Su quella pista ho qualche bel ricordo, ma per andare forte lì è necessario essere molto in condizione. Il mio punto di forza è sempre stato la costanza più che l’evento in sé, darò il meglio che posso. Si dovrà tener conto anche del fatto che quest’anno non ci sono più scarti nella classifica e quindi non ci si possono permettere passi falsi. Vediamo un po’ che succede da fine novembre“.
Un’idea sulle nuove leve in casa Italia. Che cosa pensa delle atlete giovani?
“Ci sono due gruppi: quelle del 2001-2002 sono molto forti, ma ancora inesperte; ci sono poi Michela Carrara e Samuela Comola che devono far vedere di essere a livello in Coppa del Mondo dal momento che noi alla loro età eravamo già lì. Mi auguro possano fare i migliori risultati possibili, ovviamente ci sono le Olimpiadi come obiettivo massimo. Opportuno, però, dare dei segnali per tutto il movimento e sono sicura che loro daranno sempre il massimo“.
VIDEO: L’INTERVISTA A DOROTHEA WIERER
Foto: LaPresse