Boxe
Boxe: Italia, è conferma come potenza agli Europei femminili 2022
L’Italia si è confermata una potenza di validissimo livello agli Europei femminili di boxe 2022 che si sono tenuti a Budva, in Montenegro, dal 14 al 22 ottobre. Bilancio complessivo: cinque medaglie, una d’oro, una d’argento e tre di bronzo. A livello numerico si tratta della stessa quantità di Alcobendas 2019, ma la distribuzione è diversa (allora fu 2-1-2).
Il nostro Paese ha chiuso al quarto posto in un medagliere che è risultato composto da pugili di 21 Paesi. Nondimeno, quella italiana è la terza maggior quantità di allori conquistati. In entrambi i casi, al primo e secondo posto ci sono Irlanda e Ucraina, mentre l’argento in più offre alla Bulgaria la terza posizione nel conteggio ufficiale nonostante abbia una medaglia in meno.
Va pur sempre rimarcato come l’Ucraina abbia schierato pugili in tutte le 12 categorie in cui si è gareggiato all’interno di questa rassegna continentale, mentre l’Irlanda ne ha mandate sul ring 10, l’Italia 9 e la Bulgaria 6. In breve, la nostra selezione ha saputo mandare a medaglia più della metà del proprio contingente, facendo registrare un livello medio elevato e confermando che non è un caso se si sono portate quattro rappresentanti alle Olimpiadi lo scorso anno.
Boxe femminile, Irma Testa: “Sono contentissima per questa medaglia d’oro”
Passando ai nomi, è inevitabile rimarcare la dimensione di Irma Testa, che non è più soltanto europea, ma mondiale: l’impressione è che a livello continentale non si fermerà di certo qui la sua collezione di ori (e con questo siamo a due di fila). Molto importante quanto messo a segno da Roberta Bonatti: nel suo caso c’è stato un miglioramento, e per di più in una categoria di peso inferiore rispetto a quella di Alcobendas.
Quanto ai bronzi, da Giordana Sorrentino era lecito attenderselo; non è certo lei la colpevole del fatto che il sorteggio le ha messo di fronte in semifinale la turca Buse Naz Cakiroglu, una per cui vale lo stesso discorso di Testa. Belli i segnali lanciati da Olena Savchuk e Melissa Gemini, che hanno dato all’Italia un format che ne sottolinea la capacità di avere tante frecce al proprio arco. E questo fa sì che si possa sopperire anche a qualche situazione non del tutto attesa, come le difficoltà di Alessia Mesiano. Questo, però, non cambia il fatto che la spedizione tricolore possa considerarsi positiva.
Foto: FPI