Canottaggio
Canottaggio, Franco Cattaneo: “Accantonato l’esperimento dell’8. Tanti ragazzi in Usa e poche alternative”
Si è conclusa da qualche settimana una stagione di transizione per il canottaggio italiano, utile anche ad effettuare esperimenti in vista delle qualificazioni olimpiche a Parigi 2024 che si svolgeranno nel 2023. Ai Mondiali di Racice la selezione tricolore ha incassato l’argento dei veterani Oppo-Ruta nel doppio pesi leggeri ed il bronzo del quattro di coppia che, solo un mese prima, si era laureato campione d’Europa a Monaco di Baviera. Abbiamo discusso con il direttore tecnico Franco Cattaneo dello stato di salute del movimento ad ormai meno di due anni dall’appuntamento a cinque cerchi.
Un bilancio dei Mondiali con qualche ombra di troppo.
“E’ un anno post-olimpico, avevo previsto potesse accadere, non sono arrabbiato. Non mi aspettavo però un Mondiale già così difficile, gli altri erano molto ben preparati. Noi abbiamo avuto gli ‘anziani’ con una preparazione partita in ritardo, i giovani devono ancora farsi le ossa, perché un anno è troppo poco, poi abbiamo avuto diverse assenze durante la stagione. Agli Europei altre nazioni erano più in difficoltà rispetto a noi. A maggio l’80% degli atleti della mia squadra o erano infortunati o avevano iniziato la preparazione in ritardo. In Coppa del Mondo a Lucerna mi era sembrato strano che eravamo andati bene, anche agli Europei. Per me è molto più normale quello che è accaduto a Racice, quindi sono sereno. Poi le circostanze non si sono allineate molto, ci è mancato un pizzico di fortuna in alcune circostanze“.
Dopo l’oro olimpico di Rodini-Cesarini, non è maturata neppure una finale iridata per il settore femminile.
“In Italia con le donne partiamo con un gap fisiologico importantissimo. Altri allenatori in passato desistevano dal dedicarvisi in maniera importante. Io penso di aver dimostrato, nel mio piccolo, che dando fondo a tutte le risorse possibili, qualcosa riusciamo a fare. Non è un caso che abbiamo vinto a Tokyo nei pesi leggeri dove il gap si assottiglia moltissimo. Il gap è soprattutto fisico, ma anche culturale. Dal punto di vista culturale abbiamo però fatto un passo avanti con sacrificio, dedizione al lavoro e facendo fronte a modelli di allenamento impegnativi. Siamo arrivati a ritenere una delusione il quarto posto del 4 di coppia alle Olimpiadi, questo la dice lunga sulle aspettative che si sono generate.
Dobbiamo crescere tassello per tassello. Di quel 4 di coppia olimpico a maggio, tolta la capovoga Gobbi, mi sono ritrovato con le altre tre ragazze tutte assenti: Lisi infortunata, Iseppi e Montesano negli Usa per studiare. Nel 2023 avrò la Iseppi, ma non la Montesano, se non da giugno. Lisi ha ricominciato da una settimana ad allenarsi. Quantitativamente le ragazze brave non sono molte, non abbiamo alternative illimitate come altre nazioni. In virtù di queste problematiche avevo puntato sul doppio, che ha fatto medaglia agli Europei. Però subito dopo una delle due ragazze ha avuto un problema fisico molto importante, che ha condizionato la preparazione ed il Mondiale stesso.
Rodini-Cesarini quest’anno sono partite in ritardo, era programmato nell’anno post-olimpico dopo un ciclo di 5 anni: ho voluto che i ragazzi tirassero il fiato. La Rodini poi si è anche infortunata in inverno. Se non fai la preparazione invernale, se non accumuli determinati carichi di lavoro, poi alla lunga la paghi. Al momento clou della stagione, hanno trovato equipaggi più forti: peccato però per quei 4 centesimi che le hanno escluse dalla finale, sono sicuro che nell’atto conclusivo avrebbero anche potuto trovare una zampata da campionesse quali sono“.
Sul bilancio non può che pesare negativamente la totale assenza di finali per il settore della punta.
“I nomi importanti che c’erano nell’8 non hanno fatto una preparazione adeguata. La condizione non ideale è bastata per vincere una medaglia agli Europei, poi ai Mondiali è normale che hai faticato. I due ragazzini del 2 senza sono andati molto bene (Comini-Codato, ndr), con loro sono partito un anno fa e man mano sono migliorati anche da una batteria all’altra. Questi due ragazzi per il 2023 saranno protagonisti, su 2 o 4 senza lo vedrò strada facendo. Nella punta abbiamo investito tantissimo per cercare i ricambi, 4-5 ragazzi discreti li abbiamo trovati. Dobbiamo aver pazienza, perché è uno sport dove l’esperienza fa tantissimo. Devono potersi misurare ad alti livelli.
L’esperimento dell’8 è accantonato con i ragazzi di Tokyo, con i quali farò 2 e 4 senza. Poi cercherò comunque di coinvolgere altri ragazzi giovani per provare una difficilissima qualificazione olimpica con la barca ammiraglia“.
Lodo-Vicino torneranno a comporre il due senza?
“Farò la conta di chi si è preparato bene e a marzo tirerò le somme. Lodo-Vicino avrebbero le carte in regole, ma devono fare una preparazione invernale eccezionale. Ai ragazzi ho voluto dimostrare che per l’otto non è di certo bastato mettere dei nomi di peso per ottenere risultati“.
4 di coppia oro agli Europei, ma bronzo ai Mondiali: te lo aspettavi?
“Me l’aspettavo perché il 4 di coppia deve fare le sue esperienze, abbiamo inserito due ragazzi giovani. Bisogna essere più duri nell’approccio alla gara. Ci manca ancora qualcosa nella gestione della gara, ma arriverà con l’esperienza. Non siamo superiori agli altri, ma uguali. Quindi la vittoria si gioca sui dettagli e nella finale iridata noi siamo venuti meno nella gestione della gara. Sono quattro ragazzi giovani, un bel gruppo: sappiamo di poter sviluppare velocità importanti“.
L’Italia avrebbe la possibilità di costruire un doppio senior di altissimo profilo, magari puntando su Gennaro Di Mauro.
“Di Mauro è negli Usa, l’Università non gli ha permesso neanche di fare i Mondiali. Io, perso Di Mauro, non ho dietro tante alternative, devo aspettare che un Sartori cresca. É il discorso fatto per le donne, non abbiamo tante alternative. Nel 2024, fatte già le qualifiche olimpiche, le Università americane daranno la possibilità ai nostri ragazzi di sganciarsi e poter effettuare tutta la preparazione con noi, mentre anche nel 2023 non sarà possibile. Io vorrei fare un doppio che si avvicini alla medaglia olimpica. Sartori è cresciuto tanto agli Europei, ha fatto uno strappo in avanti, poi per il Mondiale si è un po’ spento, ma anche in questo caso è normale, gli alti e bassi ci stanno per un giovane. Nel 2023 potrei anche provare la coppia Sartori-Rambaldi, ma dipenderà dall’esito della preparazione invernale di tutti i ragazzi, perché sceglierò coloro che mi daranno maggiori garanzie“.
Tra i pesi leggeri si è rivelata una scelta azzeccata puntare sull’usato sicuro.
“Oppo-Ruta sono stati una scelta azzeccatissima, sapevo che sarebbe stato un Mondiale difficile e ci avrebbero aiutato. Nel 2023 ripartiremo da loro, ma dietro ho due ragazzi giovani e voglio vedere quanto crescono. Soares ha vinto l’oro ai Mondiali nel singolo, Torre ha un gap tecnico ancora abbastanza importante e deve colmarlo. Poi c’è Patrick Rocek. Ho questi cinque ragazzi con cui provare a rendere ancora migliore questa barca e tentare di battere i due fuoriclasse irlandesi“.
Dalle Olimpiadi di Los Angeles 2028 non saranno più presenti le gare riservate ai pesi leggeri. Quale sarà il futuro di questi atleti? Potranno cimentarsi nella categoria senior?
“I più forti pesi leggeri convoglieranno nei senior, per me possono essere competitivi, ma non tutti. Non dovranno ingrassare, ma mettere qualche chilo di muscolo“.
Foto: Federcanottaggio