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Ciclismo, Elia Viviani: “Condizione ottima per i Mondiali. Milan e Ganna sono simili, ma diversi. Piccolo ha coraggio”

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Abbiamo raggiunto telefonicamente al Velodrome National di Parigi St Quentin-en-Yvelines Elia Viviani prima dell’inizio dei Campionati del Mondo su pista, ultima gara di stagione prima del grande giorno, il matrimonio con Elena (Cecchini, ndr) in programma il 22 ottobre a Udine: “Chiuderò la stagione con i Mondiali su pista, poi testa sul matrimonio e il viaggio di nozze. Io ed Elena partiremo il 24 ottobre e andremo una settimana in Namibia a fare il safari e una settimana alle Mauritius. Inizialmente volevamo andare in America ma Elena poco dopo avrà lì un ritiro con la squadra e quindi abbiamo preferito cambiare destinazione, per non fare avanti e indietro“.

Record dell’Ora di Ganna. Tu eri lì presente insieme ai compagni di Nazionale. Che serata è stata? 

“A Grenchen è stato bello. Dopo il Mondiale Pippo è tornato con una bella batosta morale e quindi non era facile, ma qualche giorno prima ha fatto un buon test in pista a Montichiari e gli ha dato fiducia. E’ stato davvero un bell’evento, l’abbiamo vissuto alla grande”. 

Dopo uno sforzo simile, pensi che Filippo arrivi a questi Mondiali più stanco? 

“E’ stata una stagione in cui non ha raggiunto tutto quello che voleva e quindi a livello di testa è stata pesante, ma dopo il Record dell’Ora secondo me arriva con una grande testa e quindi se le gambe risponderanno sarà in grado di fare delle prestazioni super come sempre. Nel quartetto sarà supportato da Manlio Moro e Jonathan Milan che saranno due figure importanti e quindi potrà sentire meno la pressione”. 

In che condizione di forma arrivi a questi Mondiali? 

“Io sono felice di come sono arrivato sin qui, sto bene. E’ la condizione che ho inseguito tutto l’anno. La vittoria al Croazia mi ha dato morale e quindi la giusta confidenza per arrivare qui ai Mondiali nel modo migliore”. 

Di recente sei tornato a vincere su strada: merito del lavoro fatto in pista?

“Ogni volta che torno in pista e faccio un bel blocco di lavoro arriva poi la vittoria su strada. E’ sempre così. Durante la stagione però non è facile prendersi una settimana per girare a Montichiari ma dalla prossima, quando inizieranno le qualifiche olimpiche, sarò a Montichiari più spesso e quindi dovrebbe essere più facile anche su strada”. 

Quali sono i tuoi obiettivi in questa rassegna iridata? 

“Migliorare la medaglia nell’Omnium (lo scorso anno è stato di bronzo, ndr) e riconfermarmi nell’Eliminazione. Non so ancora se correrò la corsa a punti. Valuteremo nei prossimi giorni”. 

Cosa rivedi in Milan di Ganna e quali invece le differenze?

“Sono simili come caratteristiche nel quartetto e nell’inseguimento individuale, quindi su brevi distanze. Jonathan poi è più veloce di Pippo, ma ha meno resistenza e quindi su una cronometro lunga o un Record dell’Ora lo vedo più in difficoltà”. 

Vincenzo Nibali ha salutato il ciclismo professionistico. Chi sono secondo te i giovani che nei prossimi anni potranno dire la loro nei Grandi Giri?

“Ho visto che ci sono dei buoni giovani, ma sulle tre settimane non saprei. Non vedo un nostro giovane che al momento possa puntare ad una top5 in un Grande Giro”. 

Andrea Piccolo potrebbe sorprendere e diventare l’uomo che cerchiamo? Che idea ti sei fatto?

Potrebbe esserlo. Si è mosso bene nelle corse di un giorno e ha dato dei buoni segnali però non conosco bene le sue caratteristiche. Vedremo nei prossimi anni come crescerà alla EF, ma sicuramente è uno dei giovani che sta dimostrando di correre con coraggio“.

Foto: Lapresse

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