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F1, Charles Leclerc centra la pole del GP di Singapore, Sainz 4°, Verstappen si ferma sul più bello ed è solo 8°

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Charles Leclerc ha centrato la pole position del Gran Premio di Singapore, diciassettesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2022, la numero 18 della sua carriera e una delle più incredibili di quelle che ha ottenuto. Sul tracciato cittadino di Marina Bay abbiamo vissuto una qualifica quanto mai vibrante che ha preso il via con l’asfalto ancora bagnato che, dopo la pioggia pesante caduta in giornata, non aveva ancora fatto in tempo ad asciugarsi, nonostante i 30° a livello di atmosfera.

Con il passare del tempo le condizioni sono migliorate, passando dalle gomme intermedie a quelle slick, con il monegasco della Ferrari che ringrazia Max Verstappen richiamato ai box a due curve dal traguardo quando stava andando a far segnare il miglior crono. A questo punto l’olandese sarà solamente ottavo, per una gara da rimonta piena.

Charles Leclerc, come detto, ha fatto segnare il miglior tempo in una Q3 davvero emozionante in 1:49.412 precedendo per appena 22 millesimi Sergio Perez (Red Bull), quindi terzo Lewis Hamilton (Mercedes) a 54 millesimi, quarto Carlos Sainz (Ferrari) a 171 con distacchi davvero ridottissimi. Quinta posizione per Fernando Alonso (Alpine) a 554 millesimi, sesto per il britannico Lando Norris (McLaren) a 1.172, quindi settimo il francese Pierre Gasly (AlphaTauri) a 1.799. Al suo fianco, a questo punto, Max Verstappen che mantiene il terzultimo giro concluso a 1.983 dalla vetta, quindi nono il danese Kevin Magnussen (Haas) a 2.161, mentre è decimo il giapponese Yuki Tsunoda (AlphaTauri) a 2.571. Solamente 11°, infine, George Russell (Mercedes) eliminato già nella Q2.

LE QUALIFICHE

Q1 – Dopo la pioggia battente della prima parte della giornata, si inizia con diversi tratti della pista ancora bagnati (specialmente il T3), per cui tutti optano per le gomme intermedie. I rischi, su una pista simile, sono enormi. Gli errori in frenata si sprecano, come le uscite nelle vie di fuga, e ogni giro veloce non può essere dato per scontato. Nessuno azzarda le gomme slick e la Q1 procede senza intoppi particolari con le prestazioni che migliorano giro dopo giro. Il miglior crono lo fissa Max Verstappen sotto la bandiera a scacchi in 1:53.057 con 104 millesimi su Lewis Hamilton, quindi a un secondo Charles Leclerc, Sergio Perez, Carlos Sainz e via via tutti gli altri. Non passano il taglio, invece, Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Daniel Ricciardo (McLaren), Esteban Ocon (Alpine) e le due Williams di Alexander Albon e Nicholas Latifi.

Q2 – Anche in questo caso si parte con le gomme intermedie, ma i team radio dei piloti confermano come la pista si stia asciugando sempre più rapidamente. Charles Leclerc mette a segno il miglior tempo nel primo tentativo, davanti alle due Red Bull ed a Carlos Sainz, ma ora le decisioni si fanno complicate. Tentare l’azzardo delle slick, o meno? Alla fine gli unici che provano il rischio sono le due Aston Martin e Guanyu Zhou. I risultati sono pessimi, con tempi altissimi che non cambiano la situazione. Vengono eliminati George Russell (Mercedes) per appena 6 millesimi al termine di un Q2 al di sotto delle attese, quindi Lance Stroll (Aston Martin), Mick Schumacher (Haas), Sebastian Vettel (Aston Martin) e Guanyu Zhou (Alfa Romeo).

Q3 – La manche decisiva inizia con le Ferrari che entrano in pista con le soft, stessa scelta di Hamilton e delle due Red Bull. In alcuni punti l’asfalto è ancora viscido, per cui i piloti procedono con enorme circospezione. Yuki Tsunoda approfitta delle gomme intermedie e sale al comando, con gli altri che migliorano giro dopo giro. Non ha di questi pensieri Lewis Hamilton che vola in 1:53.082 e rifila 2 secondi a tutti, quindi migliora ancora in 1:51.019. I tempi si abbassano fino alla bandiera a scacchi e la pole position va a Charles Leclerc perchè Max Verstappen è richiamato ai box dal team quando stava andando a far segnare un record di quasi un secondo migliore rispetto al monegasco. Il sospetto è che la sua RB18 fosse a corto di benzina e rischiasse una penalizzazione.

Foto: LPS Antonin Vincent

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