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Formula 1

F1, cosa è successo a Max Verstappen e perché ha abortito due giri in qualifica: pole regalata a Leclerc

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Anche la Red Bull sbaglia. È questo forse il vero verdetto del sabato di Marina Bay, al termine di una qualifica davvero stranissima e ricca di colpi di scena. L’ultimo coup de théâtre ha visto protagonista proprio Max Verstappen, leader del Mondiale di Formula Uno, che ha perso la chance di conquistare la pole position per un doppio errore strategico della scuderia di Milton Keynes.

Il 25enne olandese stava volando negli ultimi minuti del Q3 su pista ibrida (alcune curve umide ed il resto del tracciato asciutto) con gomme slick, rifilando distacchi importanti al pole-man Charles Leclerc nei primi due settori del circuito e dimostrando di possedere un ritmo superiore alla concorrenza in quella fase.

A poche curve dal termine del penultimo giro lanciato (in linea per battere il tempo della pole di 7 decimi), il muretto box Red Bull chiede via radio a Verstappen di rallentare per ricaricare l’ibrido e per risparmiare carburante in vista dell’ultimo time-attack decisivo (confidando nell’evoluzione della pista e nel probabile miglioramento delle prestazioni).

Max obbedisce e alza il piede, lanciandosi per un ultimo giro al limite in cui si prende dei rischi incredibili sfiorando le barriere cercando di domare la sua RB18 sulle chiazze umide dell’asfalto di Marina Bay. In effetti il fenomeno neerlandese vola ed è avanti di 9 decimi dopo il T2 rispetto alla pole position della Ferrari #16, quando viene richiamato clamorosamente ai box dalla squadra a due curve dal traguardo.

Red Bull ha commesso un gravissimo errore di valutazione sul quantitativo di carburante da imbarcare nel serbatoio della macchina di Max e si è vista costretta a chiedere all’olandese di rientrare nel box per non rischiare la squalifica dalle qualifiche. Se avesse completato quell’ultimo giro veloce, la monoposto di Verstappen non avrebbe avuto la quantità minima di benzina (1,5 litri) che indica il regolamento al termine della sessione. In quel caso, sarebbe scattata in automatico la squalifica ed il campione iridato in carica avrebbe dovuto rimontare domani dal fondo dello schieramento.

Foto: Lapresse

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