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F1, cosa è successo a Sergio Perez e perché rischia la penalità: la Ferrari spera nella vittoria a tavolino

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Sergio Perez ha vinto il Gran Premio di Singapore 2022. Questo l’inequivocabile esito della pista. Cionondimeno, i cavilli regolamentari potrebbero cambiare il risultato a tavolino. Il punto è che, nel momento della ripartenza al termine del regime di Safety Car indetto per rimuovere l’Alpha Tauri di Yuki Tsunoda, il messicano se la sarebbe presa esageratamente comoda, lasciando troppo spazio tra sé e la vettura di sicurezza. Gli steward hanno impiegato mezz’ora prima di comunicare che “decideranno dopo la gara il da farsi”.

Checo ha tagliato il traguardo con 7”5 di vantaggio su Charles Leclerc, dunque una penalità di 5” sarebbe ininfluente e il successo rimarrebbe nelle sue mani. Al contrario, se l’autorità sportiva dovesse optare per una sanzione superiore, il vincitore diventerebbe il monegasco. Nel caso si optasse per 10” di penalità, Perez scivolerebbe al secondo posto. Con 25”, ipotesi comunque non da escludere, il trentaduenne di Gualajara si troverebbe terzo e la Ferrari incasserebbe addirittura una doppietta.

Esiste un precedente, avvenuto nel 2010 in Ungheria. Curiosamente, anche all’epoca il protagonista della vicenda fu un pilota Red Bull, Sebastian Vettel. Tra il tedesco e la safety car c’era di mezzo il compagno di squadra Mark Webber, ma l’infrazione sarebbe la medesima. All’epoca il teutonico venne prontamente sanzionato con un drive through, il che implicherebbe una punizione superiore ai 5” per Perez. Però sono passati 12 anni da allora e soprattutto, oggi, siamo nell’ambito della discrezionalità.

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Insomma, ci troviamo nella situazione in cui il vincitore di un Gran Premio di Formula Uno non verrà deciso da quanto visto in pista, dove si ribadisce che Checo ha strameritato l’affermazione. Dal canto suo Ferrari aspetta e spera, ma un’eventuale vittoria cosa varrebbe? Tanto quanto quella raccolta da Lewis Hamilton in Canada nel 2019, quando Sebastian Vettel fu penalizzato in maniera oltremodo fiscale per una sbavatura. Se guardiamo alla storia del Cavallino Rampante, sarebbe una sorta di “risarcimento”. Però due ingiustizie fanno giustizia? Soprattutto considerato che i protagonisti di Singapore 2022 sono ben diversi da quelli di Montreal 2019? Attendiamo lumi dalla Fia. Al momento, l’unica certezza è che Marina Bay ci regala l’ennesima figuraccia gestionale.

Foto: Da Scegliere

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