Seguici su

Formula 1

F1, Ferrari in caduta libera: sberla anche in qualifica in Messico, confusione e crisi tecnica palesi

Pubblicato

il

Nelle qualifiche del Gran Premio di Città del Messico si è vista la Ferrari più brutta del 2022, senza se e senza ma. Carlos Sainz non è andato oltre il tempo, pagando 576 millesimi a Max Verstappen, mentre Charles Leclerc si è attestato addirittura al posto, staccato di quasi 8 decimi dall’olandese. Una debacle per la Scuderia di Maranello. Non tanto per il ritardo accusato da Super Max, bensì per il fatto di ritrovarsi relegata all’avvilente parte di terza forza, leggasi ultima ruota del carro tra i top team.

Già, perché se quest’anno il Cavallino Rampante ha spesso e malvolentieri dovuto mangiare la polvere di Red Bull (più alla domenica che al sabato, per la verità), rimaneva comunque l’unica alternativa concreta al Drink Team. In Messico, invece, la Mercedes ha tirato una spallata alla Rossa, soffiandole il ruolo di antagonista principale. Sul piano cronometrico non c’è stata partita, le Frecce d’Argento hanno rifilato quasi tre decimi a Sainz e cinque a Leclerc.

Per trovare una Ferrari così appassita si deve tornare indietro di quasi undici mesi, al Gran Premio di Abu Dhabi del 2021. Allora, come oggi, lo spagnolo si qualificò quinto e il monegasco settimo. Poi, il giorno dopo, l’iberico riuscì ad arpionare il gradino più basso del podio. Domani tale risultato sarebbe estremamente lusinghiero per la Scuderia di Maranello. Significherebbe ripetere quanto realizzato ad Austin dove si erano comunque già percepiti segnali di un team in disarmo, ormai rassegnato a correre le ultime gare dell’anno quasi per onor di firma. Un’impressione profondamente acuitasi quest’oggi.

F1, possibile sbarco in Tennessee: il nuovo circuito di Tilke con 34 curve

Gli ingegneri e i piloti di rosso vestiti hanno dato la sensazione di procedere per tentativi nella ricerca dell’assetto da utilizzare sulla F1-75. Si è scelto di aumentare il carico aerodinamico, ma la mossa non ha pagato. La guidabilità delle monoposto non è certo migliorata e ad acuire lo smacco c’è l’impresa di Valtteri Bottas. A parità di power unit (forse neanche, perché le Sauber non dovrebbero avere ancora le ultime specifiche), il finlandese ha issato la propria Alfa Romeo in mezzo alle Ferrari.

Se volessimo usare un’espressione forte e tranchant, dovremmo dire che “sta finendo in vacca”. Non lo faremo, ci limiteremo a dire che sta finendo la stagione. Forse, a Maranello, non ne vedono l’ora, perché le Rosse si stanno spegnendo come delle candele sia sul piano prestazionale che dell’approccio alle corse. La sberla odierna servirà quantomeno a generare una reazione d’orgoglio domenica? La risposta tra meno di 24 ore.

Foto: La Presse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità