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Formula 1

F1, George Russell: “Non si possono tollerare trattori in pista con scarsa visibilità”

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George Russell

Continua a far discutere la situazione che si è presentata a Suzuka (Giappone), sede del 18° round del Mondiale 2022 di F1. Sulla pista nipponica è calato il sipario sulla lotta iridata, con il successo dell’olandese Max Verstappen (Red Bull), ma ad attirare l’attenzione è stata la gestione della gara da parte della Race Direction.

Oltre all’assegnazione del sistema di punteggio al completo per una corsa di 28 giri che non ha convinto, vi è stato anche il caso del “trattore in pista”. Come è noto, nel momento della sospensione della gara per la pioggia e l’incidente di Carlos Sainz, è stato mandato sul tracciato un mezzo per recuperare la Ferrari dello spagnolo finita pericolosamente in traiettoria.

Tuttavia, nello svolgimento di questa procedura, c’è stata una chiara mancanza di comunicazione e di tempi dal momento che i piloti, in condizioni di scarsissima visibilità, si sono ritrovati un trattore in una zona dove non avrebbe dovuto essere.

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Una situazione di cui in gara si era lamentato il francese Pierre Gasly, memore del crash fatale a Jules Bianchi otto anni fa proprio a Suzuka in circostanze simili. Gasly, ironia della sorte, penalizzato per eccesso di velocità in regime di bandiera rossa.

A difendere le argomentazioni del pilota dell’AlphaTauri è stato il britannico George Russell: “Non ci sono circostanze in cui noi piloti possiamo essere felici di vedere un trattore in pista. Si parla molto di Pierre, ma credo sia irrilevante. C’erano probabilmente altre 17 vetture che sono passate davanti a quel mezzo senza comprendere la situazione. Non c’era visibilità e dovevi uscire dalla scia delle vetture davanti per poter vedere qualcosa. Farlo però, significava essere sulla linea del veicolo di soccorso, quindi il fatto che il trattore fosse in pista è inaccettabile“, le parole del pilota della Mercedes.

Ne abbiamo discusso anche a Singapore e vedere che tutto si è nuovamente ripetuto, soprattutto su una pista con una drammatica storia alle spalle, ci delude abbastanza. Ne parleremo con la FIA. Esporremo il nostro punto di vista, quello che si potrebbe fare è imporre un limite di velocità in queste circostanze. Tuttavia, queste vetture sono più difficili da controllare in condizioni di Safety Car anziché ad elevate velocità. Quindi parlando di sicurezza, andare piano per noi diventa controproducente“, ha concluso Russell (fonte: Gpfans.com).

Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI

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