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F1, GP Giappone 2022: numeri, statistiche, curiosità. Terra del Sol Levante e del destino. Quanti Mondiali decisi a Suzuka!

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La Formula Uno prosegue a spron battuto e si appresta a ritrovare un altro contesto da cui mancava dal 2019, ovvero da prima della pandemia. Domenica 9 ottobre è infatti previsto il Gran Premio di Giappone. La gara, giunta alla sua 36ma edizione iridata, è entrata nell’immaginario collettivo per il fatto di avere sovente rappresentato l’appuntamento decisivo nell’assegnazione del titolo, soprattutto tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del XXI secolo.

Il GP nipponico vide la luce come competizione di Formula Uno a metà degli anni ’70. Si correva sul circuito del Fuji, ma l’evento fu un’autentica meteora, poiché uscì di scena dopo un biennio. La situazione cambiò radicalmente a metà anni ’80, quando il pesante coinvolgimento della Honda nella massima categoria automobilistica spinse la Casa dell’ala dorata a investire sull’autodromo di Suzuka. Nel 1987 il rinnovato impianto consentì al Giappone di tornare nella geografia della F1, uscendone solo momentaneamente nel biennio 2020-2021 a causa delle problematiche generate dal Covid-19. Dal 1987 in poi si è quasi sempre gareggiato a Suzuka, eccezion fatta per la breve parentesi 2007-2008 in cui si è tornati al Fuji, nel frattempo diventato di proprietà della Toyota.

LA GARA DEL DESTINO

Come detto, spesso e volentieri il Gran Premio nipponico è stato quello dove si è assegnato matematicamente il Mondiale. L’eventualità si è verificata, talvolta in maniera drammatica, per 12 volte (1976, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991, 1996, 1998, 1999, 2000, 2003 e 2011). Nessun altro appuntamento nella storia della Formula Uno può vantare un analogo numero di edizioni del proprio GP al termine del quale è stato ufficialmente proclamato il Campione del Mondo.

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VITTORIE

Il pilota più vincente in assoluto è Michael Schumacher, capace di imporsi in ben 6 occasioni (1995, 1997, 2000, 2001, 2002, 2004). In linea puramente teorica, nei prossimi giorni il tedesco potrebbe essere appaiato da Lewis Hamilton, che dal canto suo è arrivato a quota 5 (2007, 2014, 2015, 2017, 2018). Schumi detiene però incontrastato il primato di successi consecutivi (3), un record comunque vada destinato a durare.
Comprendendo il già citato Hamilton, sono quattro i piloti in attività ad aver già vinto in Giappone. A Lewis si aggiungono Sebastian Vettel (4 affermazioni, datate 2009, 2010, 2012, 2013), Fernando Alonso (trionfatore in 2 GP, quelli del 2006 e 2008) e Valtteri Bottas (impostosi nel 2019).
Nella storia del Gran Premio nipponico si contano 2 successi italiani. Il primo arrivò nel 1989 con Alessandro Nannini, che conquistò l’unica vittoria della sua carriera. Tre anni dopo, nel 1992, si impose invece Riccardo Patrese, il quale raccolse la sua sesta e ultima affermazione.
Sul fronte dei team, la scuderia più vincente in assoluto è la McLaren, trionfatrice in 9 occasioni. Gli unici a ripetersi sono però stati Ayrton Senna (1988, 1993) e Mika Häkkinen (1998, 1999). Inoltre sono passati per primi sotto la bandiera a scacchi anche James Hunt (1977), Gerhard Berger (1991), Kimi Räikkönen (2005), Lewis Hamilton (2007) e Jenson Button (2011). Oltre al team di Woking, tra le squadre attualmente impegnate in Formula 1, hanno già vinto anche Ferrari (7 volte), Mercedes (6), Red Bull (4) e Williams (3).

POLE POSITION

Passando alle pole position, si nota come in questa graduatoria Michael Schumacher domini incontrastato. Il tedesco è partito davanti a tutti per ben 8 volte (1994, 1995, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2004). Schumi, peraltro, detiene il primato di migliori prestazioni in qualifica consecutive, ben cinque.
Sono solo due gli uomini attualmente in attività ad aver già realizzato almeno una pole position a Suzuka. Si tratta di Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Il teutonico è scattato dalla prima casella in 5 occasioni (2009, 2010, 2011, 2012, 2019), mentre il britannico lo ha fatto 4 volte (2007, 2008, 2017, 2018).
Non si registrano pole position italiane.
Guardando alle squadre, la classifica è capitanata dalla Ferrari con 10. Tra i costruttori attualmente impegnati in Formula Uno, vantano almeno una pole nel GP di Giappone anche McLaren (6), Mercedes (5), Red Bull (5) e Williams (4).

PODI

Sul fronte dei podi, la graduatoria è guidata da Michael Schumacher, che nel corso della sua carriera è stato capace di classificarsi nella top-three per 9 volte! Oltre ai suoi sei successi (1995, 1997, 2000, 2001, 2002, 2004), il tedesco si è classificato tre volte secondo (1994, 1996, 1999).
Schumi potrebbe però essere eguagliato da Lewis Hamilton (e da Sebastian Vettel…) nei prossimi giorni. Il britannico e il teutonico si sono issati a quota 8 e sono tra i sei piloti in attività a vantare almeno un podio in terra nipponica:
8 (5-0-3) – HAMILTON Lewis
8 (4-1-3) – VETTEL Sebastian
5 (2-1-2) – ALONSO Fernando
3 (0-2-1) – VERSTAPPEN Max
2 (1-1-0) – BOTTAS Valtteri
1 (0-0-1) – RICCIARDO Daniel

PILLOLE

– Sono tre i piloti ad aver vinto con due team diversi. Si tratta di Gerhard Berger (Ferrari 1987; McLaren 1991), Michael Schumacher (Benetton 1995; Ferrari 1997, 2000, 2001, 2002, 2004) e Lewis Hamilton (McLaren 2007; Mercedes 2014, 2015, 2017, 2018).
– Sarebbe comunque omertoso non sottolineare come Berger, nel 1991, abbia primeggiato grazie a un ordine di scuderia. Ron Dennis infatti chiese ad Ayrton Senna, appena laureatosi Campione, di lasciare il successo al compagno di squadra.
– Sono due i piloti ad aver vinto il Gran Premio di Giappone sia a Suzuka che al Fuji. Si tratta di Fernando Alonso e Lewis Hamilton.
– Il record di vittorie consecutive (6) è detenuto dalla Mercedes, ormai imbattuta dal 2014.
– In 17 occasioni (48,6%) il vincitore è partito dalla pole position.
– In 29 occasioni (82,6%) il vincitore è partito dalla prima fila. Si tratta di una percentuale altissima, che diventa ancora più elevata se si guarda esclusivamente a Suzuka (83,9%)
– Il pilota peggio qualificato ad aver vinto il Gran Premio di Giappone è Kimi Räikkönen, che nel 2005 partì 17° a causa di qualifiche condizionate dal maltempo. Il finlandese si rese protagonista di una rimonta strepitosa, coronata da un superbo sorpasso ai danni di Giancarlo Fisichella proprio nel giro conclusivo.

Foto: La Presse

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