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F1, GP Giappone 2022: promossi e bocciati. Verstappen mostro e Vettel leone. Sainz e Mercedes dietro la lavagna

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Il Gran Premio di Giappone di F1 si è risolto con l’imperioso successo di Max Verstappen, laureatosi Campione del Mondo con quattro gare d’anticipo. La Ferrari si è dovuta accontentare della terza posizione con Charles Leclerc, secondo sul traguardo, ma penalizzato di 5 secondi per aver tagliato l’ultima chicane. A motori spenti, è però bene andare ad analizzare chi sono stati i promossi e i bocciati guardando all’evento a tutto tondo, senza fermarsi alle primissime posizioni.

PROMOSSI

VESTAPPEN Max (Red Bull) – Al di là dell’ennesimo disastro di comprensione e immagine generato dalle fumosità regolamentari della FIA, ha meritato appieno il titolo di Campione del Mondo già nella giornata di ieri. In qualifica è lui a fare la differenza sulle Ferrari, più rapide sul giro secco, mentre in gara si rivela semplicemente di un altro livello rispetto a tutti gli altri concorrenti. Mostruosa la sua abilità di gestire gli pneumatici e fantastica la staccata con cui ha difeso la prima piazza nella partenza da fermo, quando Leclerc lo aveva quasi superato. Quasi, appunto. Da fuoriclasse qual è, Super Max ha riparato all’unica sbavatura di una domenica monstre.

VETTEL Sebastian (Aston Martin) – Un’ultima recita a Suzuka, il circuito dove 9 anni fa conquistò matematicamente il suo quarto titolo iridato, da protagonista assoluto. Sia in qualifica, dove issa l’Aston Martin in quinta fila, sia in gara, nonostante l’uscita di pista dopo il contatto con Fernando Alonso al via. L’azzardo di montare le intermedie al volo si rivela decisivo e gli consente di strappare uno splendido sesto posto, risultato che eguaglia il miglior piazzamento stagionale e permette al Team di Silverstone di proseguire la sua rimonta sull’Alfa Romeo alla rincorsa a un’altra sesta posizione, quella del Mondiale costruttori.

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OCON Esteban (Alpine) – Stavolta il ruolo di “best of the rest” spetta a lui. Fa meglio di Alonso in qualifica e soprattutto disputa una gara di estrema concretezza, difendendosi con le unghie e con i denti dall’ingombrante presenza di Lewis Hamilton alle sue spalle. Un chiaro segnale lanciato ad Alpine e al suo futuro compagno di squadra Pierre Gasly.

LATIFI Nicolas (Williams) – Sabato lo sbeffeggiano tutti per aver sbagliato strada durante le prove libere. Domenica si prende una grandissima rivincita personale, entrando in zona punti grazie all’azzardo di montare subito le intermedie. Riesce poi a capitalizzare il vantaggio acquisito nelle prime fasi, gestendo al meglio la situazione sino al traguardo. Non troverà spazio in F1 nel 2023, ma qualcosa di buono può dire di averlo fatto.

BOCCIATI

SAINZ Carlos (Ferrari) – Le condizioni saranno anche state complicate, ma lui non ne combina una giusta. Parte male, tanto da farsi scavalcare da Sergio Perez, poi è l’unico a finire a muro nel giro iniziale. La sua gara dura meno di cinquanta secondi e rappresenta un bruttissimo deja vu di quanto accaduto in primavera a Melbourne e Imola, altri due contesti dove aveva sbagliato malamente nelle fasi iniziali del GP. Peccato, perché la qualifica era andata davvero bene, ma quanto di buono realizzato al sabato è stato vanificato dalla controprestazione domenicale.

MERCEDES – Un weekend davvero deludente. Le Frecce d’Argento sacrificano la qualifica puntando tutto su un GP bagnato. La situazione puntualmente si verifica, ma il piatto piange. Il 5° posto di Lewis Hamilton e l’8° di George Russell rappresentano un bottino molto magro per chi aveva scommesso sulla pioggia. Le condizioni erano quelle auspicate e proprio per questo il risultato è ben al di sotto delle aspettative.

FIA – Ormai è come sparare sulla croce rossa. C’è bisogno di spiegare perché la Federazione Internazionale debba essere considerata una bocciata? Ormai viene il dubbio che faccia apposta a rendersi ridicola, nel maldestro tentativo di diventare protagonista assoluta, rubando la scena ad altri attori…

Foto: La Presse

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