Formula 1
F1, GP Messico 2022: Ferrari in cerca di feeling ad alta quota nelle prove libere, Red Bull favorita
Signori e signori, allacciarsi le cinture, si parte. Verrebbe da dirla così perché il circuito Hermanos Rodriguez di Città del Messico, con i suoi 2200 metri sopra il livello del mare, potrebbe invitare a un volo. Nel weekend più “alto” del Mondiale 2022 di F1, terzultimo appuntamento del campionato, piloti e team dovranno risolvere l’enigma legato alle condizioni molto particolari del tracciato messicano.
Come riportato nella guida Pirelli, l’aria rarefatta incide sui motori e sull’aerodinamica, generando un carico ridotto soprattutto alle basse velocità. Una bella incognita, quindi, per i nuovi fondi a effetto suolo se si pensa agli effetti sulla deportanza rispetto al 2021. Le scuderie, inoltre, dovranno monitorare con attenzione le notevoli escursioni termiche che potrebbero incidere non poco nel corretto utilizzo delle gomme.
Mescole che quest’oggi saranno protagoniste per un motivo su tutti, ovvero i test sugli pneumatici 2023. Il programma originario, come è noto, era quello di effettuare questo test a Suzuka (Giappone), ma il meteo non è stato favorevole. Di conseguenza il tutto è stato posticipato in questa sede, ricordando che ad Austin (Stati Uniti) erano stati usati i prototipi più duri. In Messico, infatti, si valuteranno i compound più morbidi per il prossimo anno e per questo la FP2 sarà estesa a 90 minuti. Da sottolineare che l’intera sessione sarà dedicata alle prove delle gomme con i run plan decisi da Pirelli. In altre parole, se un team impiega uno young driver (pilota giovane) per la FP1, potrà proseguire il proprio programma per la prima parte della FP2, prima di concentrarsi sul test degli pneumatici per la restante parte della sessione.
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Fatte queste dovute precisazioni, la Ferrari cercherà il feeling su questo circuito particolare che tanto richiede in termini di trazione e frenata. La Rossa dovrà trovare delle soluzioni alle problematiche ormai note, relative per l’appunto alle gomme e al loro degrado in ottica gara. Sarà necessario, poi, comprendere molto bene l’evoluzione della pista perché notoriamente la superficie dell’asfalto messicano tende a essere sporca.
Per le caratteristiche del circuito, la Rossa potrebbe godere di alcuni vantaggi soprattutto nell’ultimo settore, il più guidato, ma Red Bull nel complesso parte favorita per via della sua eccezionale efficienza aerodinamica. Inoltre, numeri alla mano, Max Verstappen si è imposto in tre circostanza su questo tracciato (2017, 2018, 2021) e quindi il livello di gradimento è piuttosto alto. Da capire se Red Bull vorrà guardare anche all’altro box, quello di Sergio Perez, per consentire a Checo di vincere davanti al suo pubblico, considerati i titoli già messi in bacheca a Milton Keynes.
Foto: LaPresse