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Formula 1

F1, i precedenti e le vittorie della Ferrari nel GP del Giappone. Sono 7 i successi della Rossa, all’inseguimento della McLaren

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Domenica 9 ottobre è il giorno in cui la Formula Uno ritroverà il Gran Premio del Giappone dopo due anni di assenza. La Ferrari è fortemente legata alla gara nipponica, dove nel corso del tempo sono arrivate 7 vittorie, ma in generale si sono consumati alcuni episodi che, nel bene o nel male, hanno scritto la storia del Cavallino Rampante.

Il primo si verifica proprio nell’edizione inaugurale, quella del 1976. È l’ultimo round di una stagione estremamente tormentata per tutto il Circus. Diluvia e la pista è scivolosissima. Niki Lauda, ancora sofferente per il tremendo rogo del Nürburgring dal quale è miracolosamente sopravvissuto, ha “il coraggio di avere paura”, decidendo di ritirarsi volontariamente dopo pochi giri. L’episodio regala il titolo iridato a James Hunt e incrina per sempre il rapporto tra Enzo Ferrari e il pilota austriaco, che dopo aver vinto contro tutto e tutti il Mondiale 1977, se ne va da Maranello sbattendo la porta.

Il 1987 ha invece per protagonista un altro austriaco, ovvero Gerhard Berger, e soprattutto un significato completamente diverso. Il duro lavoro di sviluppo cominciato sulla F1-87 sin dall’inizio della stagione finalmente da’ i frutti sperati e il tirolese domina il Gran Premio. In questo modo la Ferrari torna a vincere per la prima volta dopo 37 gare, interrompendo quello che all’epoca era il digiuno più lungo di sempre. È il 1° novembre, ma a Maranello le campane tornano a suonare a festa dopo più di due anni.

Al contrario, il 1990 è un’edizione bruciante. Alain Prost e Ayrton Senna sono in piena bagarre per la conquista del Mondiale. Il brasiliano parte dalla pole position, ma il favorito è il francese. Scatta dalla seconda casella, ai tempi situata sul lato pulito della pista, e ha lavorato tutto il weekend per trovare l’assetto migliore in ottica gara. Come prevedibile il transalpino ha uno spunto migliore del paulista, che però decide di porre fine alla contesta iridata a modo suo. Magic sperona il Professore alla prima curva, vendicandosi dell’incidente furbescamente provocato un anno prima proprio dall’acerrimo rivale per chiudere matematicamente in suo favore la corsa al titolo.

Nel 1997 arriva la seconda vittoria ferrarista nella terra del Sol Levante. Si impone Michael Schumacher, autore di una corsa magistrale con l’aiuto di Eddie Irvine, che quel giorno appare letteralmente trasfigurato, tanto da andare in fuga nella fase iniziale del GP. Il nordirlandese, però, rinuncia al primo successo della carriera per aiutare il compagno di squadra a riaprire la lotta per il Mondiale con Jacques Villeneuve, che corre sub judice e non va oltre il quinto posto, venendo poi squalificato.

Il 1999 è un’annata agrodolce. Per la verità l’amaro è preponderante, perché Mika Häkkinen domina la scena e ribalta la situazione nella corsa all’Iride a discapito di Irvine, che dopo l’infortunio patito da Schumacher a Silverstone si era trovato clamorosamente in corsa per laurearsi Campione. Cionondimeno, il secondo posto del tedesco e il terzo del britannico consentono alla Ferrari di imporsi nel Mondiale costruttori, mitigando un digiuno iridato che durava da ben 16 anni.

Il 2000 è invece la stagione dell’apoteosi. Michael Schumacher sbaglia la partenza, proprio come un anno prima, trovandosi a inseguire Häkkinen. Stavolta però il tedesco riesce a capovolgere i valori in campo strada facendo, sorpassando il finlandese grazie a una serie di giri velocissimi prima del suo ultimo pit-stop, a sua volta rapidissimo. Con questa affermazione, Schumi riporta il Mondiale piloti a Maranello per la prima volta dopo 21 anni. Il teutonico si impone anche nel 2001, nel 2002 e nel 2004, ma si tratta delle più classiche ciliegine sulla torta, in quanto in quelle stagioni il titolo è già stato conquistato matematicamente durante l’estate.

Nel mezzo c’è la palpitante edizione del 2003, caratterizzata da una griglia di partenza stravolta dai capricci del meteo. Schumacher deve difendere nove punti di vantaggio su Kimi Räikkönen, ma tutto sembra mettersi per il verso sbagliato per il tedesco, il quale resta impantanato a centro gruppo anche a causa di un contatto. In testa, però, c’è la Rossa di Rubens Barrichello, che non sbaglia nulla e passa per primo sotto la bandiera a scacchi, sbarrando la strada a qualsiasi velleità del finlandese. In questo modo, Schumi, che nel finale riesce comunque a risalire in zona punti, può festeggiare il 6° Mondiale della carriera, quello del sorpasso nei confronti di Juan Manuel Fangio.

Gli ultimi due episodi degni di nota sono, invece, dolorosissimi. Nel 2006 Schumacher è saldamente al comando della gara, ma rompe il motore ed è costretto ad alzare bandiera bianca nel furibondo braccio di ferro con Fernando Alonso per la conquista del titolo, che lo spagnolo arpionerà comodamente al GP successivo in Brasile.

Sei anni dopo, nel 2012, è invece proprio lo spagnolo a trovarsi dalla parte sbagliata delle circostanze. Al via l’iberico è vittima di un contatto con la Lotus di Räikkönen a causa del quale è costretto al ritiro. Si rivelerà una dinamica determinante nella corsa al Mondiale. Con il senno di poi, all’asturiano sarebbe stato sufficiente un 8° posto a Suzuka per laurearsi Campione del Mondo. Dovrà, al contrario, inchinarsi a Sebastian Vettel per soli 3 punti.

I NUMERI DELLA FERRARI NEL GP DI GIAPPONE
(35 EDIZIONI)

VITTORIE: 7
5 Michael Schumacher (1997, 2000, 2001, 2002, 2004)
1 Gerhard Berger (1987)
1 Rubens Barrichello (2003)

POLE POSITION: 10
6 Michael Schumacher (1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2004)
1 Gerhard Berger (1987)
1 Rubens Barrichello (2003)
1 Felipe Massa (2006)
1 Sebastian Vettel (2019)

GIRI PIU’ VELOCI: 7
3 Michael Schumacher (1998, 1999, 2002)
2 Sebastian Vettel (2016, 2018)
1 Rubens Barrichello (2004)
1 Felipe Massa (2008)

PODI: 23
1977 Carlos Reutemann (2°)
1987 Gerhard Berger (1°)
1994 Jean Alesi (3°)
1996 Michael Schumacher (2°)
1997 Michael Schumacher (1°), Eddie Irvine (3°)
1998 Eddie Irvine (2°)
1999 Michael Schumacher (2°), Eddie Irvine (3°)
2000 Michael Schumacher (1°)
2001 Michele Schumacher (1°)
2002 Michael Schumacher (1°), Rubens Barrichello (2°)
2003 Rubens Barrichello (1°)
2004 Michael Schumacher (1°)
2006 Felipe Massa (2°)
2007 Kimi Räikkönen (3°)
2008 Kimi Räikkönen (3°)
2010 Fernando Alonso (3°)
2011 Fernando Alonso (2°)
2012 Felipe Massa (2°)
2015 Sebastian Vettel (3°)
2019 Sebastian Vettel (2°)

I PRECEDENTI DEI PILOTI FERRARI A SUZUKA

CHARLES LECLERC
2018 (SAUBER) – Ritirato
2019 (FERRARI) – 6°

CARLOS SAINZ Jr.
2015 (TORO ROSSO) – 10°
2016 (TORO ROSSO) – 17°
2017 (TORO ROSSO) – Ritirato
2018 (RENAULT) – 10°
2019 (MC LAREN) – 5°

Foto: @RACINGPICTURE

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