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F1, Mattia Binotto sul caso Red Bull: “La FIA sará precisa e severa. 4 milioni di sforamento equivalgono a mezzo secondo!”

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Un clima particolarmente teso e non poteva che essere altrimenti. Il paddock di Singapore, sede del 17° round del Mondiale 2022 di F1, si è focalizzato decisamente poco sui riscontri del day-2 in pista e molto su quanto accaduto fuori. Il riferimento è alla notizia, poi confermata dalla FIA, di un’inchiesta riguardante alcuni team che non avrebbero rispettato il tetto di spesa, andando oltre le disponibilità imposte nel campionato dell’anno passato.

I nomi di Red Bull e Aston Martin sono quelli riportati su fonti di informazione autorevoli, con la scuderia di Milton Keynes che sarebbe andata oltre i 5 milioni di spesa. A questo proposito, il Team Principal della squadra anglo-austriaca, Christian Horner, ha cercato di minimizzare la cosa, evidenziando come il regolamento sia nuovo e di complicata attuazione.

Ha detto la sua anche il Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, che ai microfoni di Sky Sport Italia è stato molto chiaro: “Aspettiamo mercoledì, al momento siamo solo nel mondo delle ipotesi. Noi abbiamo fatto uno sforzo incredibile la passata stagione, abbiamo interagito continuamente con la Federazione e abbiamo effettuato dei cambiamenti enormi su quella che era la nostra organizzazione, prendendoci anche del margine per non rischiare nulla. La vicenda, comunque, ha delle implicazioni anche su questa stagione, per noi anche solo quattro milioni sono mezzo secondo e settanta persone al lavoro. Quindi anche se non fossero cinque, soglia che delimita il confine tra pene economiche e pene sportive, non si possono considerare come infrazioni minori. Il regolamento è chiaro, bisogna identificare le eventuali scorrettezze. La Federazione sarà precisa e severa, come deve essere un organo come questo. Non ci sono aree grigie in questo regolamento finanziario“.

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Considerazioni, dunque, che vogliono porre l’accento sui grossi sacrifici che la Ferrari ha dovuto affrontare. Vedremo a questo punto se nei prossimi giorni il tutto sarà più chiaro sulla base dei controlli fatti dalla FIA.

Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI

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