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F1, perché è stato assegnato punteggio pieno nel GP del Giappone: un regolamento contorto

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L’epilogo del Gran Premio del Giappone ha generato controversie e polemiche, con un titolo mondiale assegnato matematicamente nonostante neppure il diretto interessato fosse convinto di averlo conquistato. Cos’è successo? Semplicemente siamo di fronte all’ennesimo sgorbio generato da un regolamento fumoso e decisamente troppo contorto, tanto per completare la collezione di figuracce di cui si sta rendendo protagonista la Formula 1.

Durante la gara, tutti erano convinti che non sarebbe mai stato assegnato punteggio pieno. D’altronde le regole parlano, apparentemente, chiaro. Invece no! Si presupponeva che, non potendo fisicamente completare il 75% della distanza prevista (40 giri), allora i punti assegnati dovessero essere ridotti di conseguenza. Max Verstappen ha compiuto 28 tornate, ovvero poco più della metà delle 53 programmate, ma a sorpresa si è seguito lo schema canonico 25-18-15-12-10-8-6-4-3-2-1 anziché il 19-14-12-10-8-6-4-3-2-1 previsto nel caso si rientrasse tra il 50% e il 75% della distanza. Perché?

La spiegazione la si trova leggendo l’articolo 6 comma 5 del regolamento sportivo. “Se una gara viene sospesa in accordo con l’articolo 57 e non può essere ripresa, i punti per ogni campionato saranno assegnati secondo i seguenti criteri”. Segue l’elenco dei casi, mentre il suddetto articolo 57 spiega le procedure tecniche di sospensione di un GP. La chiave per capire perché è stato assegnato il punteggio pieno però è rappresentata dal passaggio “se una gara viene sospesa e non può essere ripresa”.

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Ebbene, il Gran Premio del Giappone è tecnicamente stato sospeso ed è stato ripreso, concludendosi al limite massimo di tempo delle 3 ore stabilito al punto B del comma 4 dell’articolo 5 del regolamento stesso. Insomma, siccome a Suzuka la gara è stata interrotta dopo due giri ed è successivamente ripartita, non può essere considerata “sospesa”.

Una volta contava esclusivamente la distanza di gara percorsa, con il 75% quale spartiacque tra il punteggio pieno e quello dimezzato. Invece, la volontà di evitare il ripetersi di pagliacciate quali quella di Spa-Francorchamps 2021, ha portato alla legislazione attuale che, come già ribadito più volte in tema di penalità o gestione delle situazione in corsa, è troppo legata ai busillis e alle fumosità giuridiche che devastano la comprensione di quanto sta accadendo da parte degli appassionati.

Foto: La Presse

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