Formula 1

F1, Sergio Perez ha vinto il GP di Singapore. L’esito dell’investigazione e le motivazioni della sentenza

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Dopo oltre due ore e mezza dal termine del Gran Premio di Singapore 2022, è arrivata la conferma ufficiale della vittoria di Sergio Perez a Marina Bay davanti alle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il messicano della Red Bull ha scontato una penalità di 5″ sulla classifica finale della gara, conservando comunque 2″5 di vantaggio sul monegasco della Rossa.

Quarta affermazione della carriera nella categoria regina dell’automobilismo per il 32enne di Guadalajara, che torna ad imporsi nuovamente in un circuito cittadino dopo il trionfo di Montecarlo dello scorso 29 maggio. Il successo di Checo è rimasto in sospeso fino a pochi minuti fa per una doppia irregolarità in regime di Safety Car contestata dal Collegio dei Commissari.

L’investigazione degli Steward (che hanno voluto ascoltare la versione del diretto interessato prima di prendere una decisione definitiva) si è conclusa con una serie di sanzioni comminate a Perez, insufficienti però per cambiare l’ordine d’arrivo e per negare al pilota messicano la gioia di una vittoria sudatissima.

Il portacolori della Red Bull ha ricevuto una reprimenda (paragonabile ad un avvertimento) per non aver rispettato la regola che impone di mantenere una distanza inferiore alla lunghezza di 10 macchine tra sé e la Safety Car durante il decimo giro della corsa.

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Stessa infrazione replicata 26 giri più tardi durante un altro regime di Safety Car, che ha provocato però una penalizzazione più severa: 5″ aggiunti al tempo complessivo di gara e 2 punti di penalità sulla patente annuale (su un massimo di 12 prima di incappare in un GP di stop).

I commissari hanno ritenuto più grave la seconda violazione del regolamento, perché avvenuta dopo che il team aveva ricevuto un warning ufficiale dalla direzione gara proprio a proposito del comportamento di Checo alle spalle della vettura di sicurezza (quando aveva ancora le luci accese).

Foto: Lapresse

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