Artistica
Ginnastica artistica, un’Italia rinnovata insegue la magia ai Mondiali e la qualificazione diretta a Parigi 2024
L’Italia non si presenta nelle migliori condizioni ai Mondiali 2022 di ginnastica artistica. La nostra Nazionale ha dominato gli Europei soltanto un paio di mesi fa, ma rispetto all’apoteosi di Monaco sono saltate due pedine: Asia D’Amato e Angela Andreoli, entrambe costrette a rimanere a casa a causa di problemi fisici. La genovese, Campionessa d’Europa all-around, si era infortunata durante la finale al volteggio della rassegna continentale; la bresciana accusa dei fastidi a un piede e non può esprimere il proprio livello d’eccellenza.
Con due defezioni di questo calibro, il CT Enrico Casella ha dovuto inevitabilmente rivedere la propria formazione. Con il quintetto titolare l’Italia sarebbe stata indubbiamente tra le grandi favorite per la vittoria, le assenze hanno abbassato le quotazioni delle azzurre, che restano comunque tra le più quotate per le posizioni di vertice. Le Fate vogliono ripetersi dopo il bronzo conquistato due anni fa e sognano di salire nuovamente sul podio, garantendosi così anche la qualificazione anticipata per le Olimpiadi di Parigi 2024.
La missione sarà comunque complicata, anche in virtù delle avversarie. Gli USA non saranno quelli dei giorni migliori ma possono fare la differenza, la Cina si è nascosta e spesso è fallosa nelle gare cruciali ma è una squadra di lusso, la Gran Bretagna è stata stracciata dall’Italia agli Europei ma a Liverpool la musica potrebbe cambiare, la Francia ritrova Melanie De Jesus per puntare in alto, il Brasile di Rebeca Andrade ha i mezzi per risplendere, il Giappone è solido e va preso con le pinze, non vanno sottovalutate nemmeno la Germania, il Belgio di Nina Derwael, il Canada.
Martina Maggio si presenta in una forma superlativa: ha vinto Giochi del Mediterraneo e Campionati Italiani, è stata terza agli Europei cadendo dalle parallele nell’ultima rotazione. La brianzola assicura quella solidità di cui si ha bisogno in una competizione internazionale, è continua e può anche piazzare delle stoccate rimarchevoli in ottica specialità tra trave e corpo libero, senza dimenticarsi della sua qualità alle parallele. La Queen di Villasanta può essere annoverata tra le outsider per il podio nel concorso generale individuale dopo Jade Carey e Rebeca Andrade che sembrano partire favorite.
Alice D’Amato si distingue sul giro completo, puntando moltissimo sul doppio avvitamento al volteggio e su un esercizio agli staggi che potrebbe permetterle di lottare per una medaglia. La genovese, amaro argento continentale alle parallele alle spalle di Seitz, potrebbe ambire a un ruolo da protagonista nell’all-around e dovrà portare a casa punti pesanti per la squadra. Giorgia Villa è tornata su tutti gli attrezzi agli Assoluti, ma probabilmente sarà tra parallele e trave che fornirà il suo maggiore contributo.
Manila Esposito e Veronica Mandriota saranno le novità, vedremo se saranno entrambe titolari o se ci sarà spazio per Elisa Iorio, ritornata in gruppo dopo l’infortunio e che nel 2019 fu fondamentale per la conquista del bronzo. A loro il compito di rinsaldare quanto faranno le tre ginnaste al momento più in forma in questa squadra. Anche se non al top, il movimento tricolore è un punto di riferimento a livello planetario e ha il compito di regalare nuove magie.
Photo LiveMedia/Filippo Tomasi