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Ginnastica, Martina Maggio vola ai Mondiali: da fatina in punta di piedi a leader carismatica. Quarto posto e si sogna

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Martina Maggio ha iniziato la sua carriera da senior con un paio di infortuni che l’hanno fortemente debilitata e l’hanno costretta a un lungo inseguimento per ritrovare prestazioni di rilievo. Nel 2019 fu riserva ai Mondiali in cui l’Italia conquistò una storica medaglia di bronzo nella gara a squadre e da quel momento è cresciuta in maniera costante, entrando progressivamente in un nuova dimensione e scalando gradino dopo gradino le gerarchie del panorama internazionale.

Viene convocata per le Olimpiadi di Tokyo 2020 (la nostra Nazionale mancò il podio per una manciata di decimi) e quest’anno è stata una killer seriale in pedana: trionfo ai Giochi del Mediterraneo, dominio totale agli Assoluti, terzo posto nell’all-around degli Europei (con caduta alle parallele nella rotazione finale, senza quell’errore staremmo forse parlando di un’altra vittoria). La Queen di Villasanta è spumeggiante più che mai ed è ormai una veterana delle Fate: entrata in gruppo forse in punta di piedi, la brianzola è diventata la trascinatrice carismatica e incisiva, capace di fornire prestazioni molto solide e lineari in qualsiasi campi, sempre presente all’appello e molto agguerrita in pedana. Un mix di beltà, eleganza e completezza tecnica costruita con il duro lavoro e con una convinzione mentale decisamente invidiabile.

Ginnastica artistica, Italia in finale ai Mondiali! Martina Maggio quarta nell’all-around, Alice D’Amato in finale al libero

Il quarto posto nelle qualifiche all-around dei Mondiali fa sognare in grande: 54.800, considerando i tre decimi persi per un’uscita di pedana al corpo libero (avrebbe meritato la finale dopo l’argento continentale) e il punto lasciato per strada con gli sbilanciamenti alla trave. Sarà anche vero che la brasiliana Rebeca Andrade e le statunitensi Jade Carey e Shilese Jones sembrano insuperabili, sarà anche vero che Jessica Gadirova e Yushan Ou possono fare la voce grossa, ma la 21enne può presentarsi al ballo delle Reginette con velleità importanti.

Sognare il colpaccio da medaglia non le è sicuramente precluso alla vigilia, Martina Maggio ha più volte dimostrato di credere nei propri mezzi e di poter raggiungere qualsiasi traguardo. Ieri sera ci è piaciuta la prova di grinta al quadrato dopo una trave sottotono, ma l’avvitamento e mezzo piantato al volteggio è davvero da manuale e il 9.6 di esecuzione è esplicativo ai massimi termini.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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