Ciclismo
Gli italiani che hanno fatto il Record dell’Ora: Ganna dopo i miti Coppi e Baldini. E il caso Moser…
Filippo Ganna è entrato nella leggenda del grande ciclismo, siglando il Record dell’Ora e spingendosi verso limiti extraterrestri. Il piemontese ha pedalato per 56,792 km al Velodromo di Grenchen: demolito il precedente primato di 55,548 di Dan Bigham firmato lo scorso 19 agosto proprio in terra svizzera, ma anche ribaltata la miglior prestazione umana sull’ora che Chris Boardman deteneva dal 1996 con 56,375 km. L’alfiere della Ineos-Grenadiers è stato semplicemente un razzo e ha scritto un autentico trattato di biologia che andrà studiato con grande attenzione.
Filippo Ganna si è proiettato verso l’impensabile, rasentando il vertiginoso muro dei 57 km/h. Pura fantascienza di cui ci si deve ancora rendere conto. Il 26enne è diventato formalmente il quarto italiano a siglare il Record dell’Ora. Giuseppe Olmo si spinse a 45,090 km il 31 ottobre 1935 in occasione dell’inaugurazione del Velodromo Vigorelli a Milano. Il ribattezzato Gepin fu Campione Olimpico nella corsa a squadre a Los Angeles 1932 e vinse due edizioni della Milano-Sanremo.
Filippo Ganna firma il Record dell’Ora! Prestazione mostruosa: 56,792 km, epocale pagina di storia
Il Record dell’Ora è legato in maniera indelebile a Fausto Coppi: il Campionissimo volò in 45,798 km a Milano il 7 novembre 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale, regalando un breve momento di gioia a un’Italia in ginocchio sotto le macerie. Il palmares dell’Airone è sconfinato: 5 Giri d’Italia, 2 Tour de France, 5 Giri di Lombardia, 3 Milano-Sanremo, 1 Parigi-Roubaix, 1 Mondiale su strada e 2 Mondiali su pista.
Ercole Baldini ritoccò in 46,394 sempre nel capoluogo meneghino il 19 settembre 1956. Lo fece da dilettante, battendo l’icona Jacques Anquetil, nella stagione in cu si laureò Campione Olimpico prima di vincere Mondiale e Giro d’Italia nel 1958. Merita un capitolo a parte il caso di Francesco Moser, che nel 1984 si spinse a 51,151 km a Città del Messico, utilizzando per la prima volta le ruote lenticolari. Inizialmente l’UCI omologò il record, ma nel 2000 decise di rimuovere dalla classifica dei record tutte le performance fatte con delle biciclette particolari, come i 56,375 km firmati da Chris Boardman nel 1996 utilizzando dei manubri da triathlon. Oggi Filippo Ganna si è spinto oltre ogni cosa.
Foto: Lapresse