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Hockey pista, Italia verso i Mondiali 2022: le dichiarazioni del ct Bertolucci e del capitano Barozzi

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Ai Mondiali 2022 di hockey su pista, inseriti all’interno dell’ambito dei World Skate Games 2022, che si terranno a San Juan (Argentina), manca sempre meno tempo.

L’Italia dal canto suo si sta preparando all’avventura iridata dovendo pensare a partire forte sin da subito, visto che gli azzurri sono stati inseriti in un girone di ferro che comprende il Cile, il Portogallo e la Francia.

A tal proposito, in una conferenza stampa di presentazione della rassegna planetaria, prima di volare alla volta del Sudamerica, il ct della nazionale Alessandro Bertolucci e il capitano (portiere) Leonardo Barozzi sono intervenuti esponendo i loro punti di vista.

Così Bertolucci: “Non faccio particolari conti se il girone è forte o meno, anche dall’altra parte ci sono squadre di altissimo livello. Saranno tre partite da giocare al massimo della concentrazione anche se la partita più importante sarà la prima contro il Cile. Da quella gara capiremo molte cose del Mondiale e conto di arrivarci nel miglior modo possibile con la determinazione e cattiveria giusta. E’ la quarta volta a San Juan, la prima volta da allenatore dopo tre da giocatore e l’adrenalina che si prova ad entrare nello Stadio è davvero altissima, un piacere giocare, ed ora allenare, in quello stadio”.

Queste invece le parole di Barozzi: “Dobbiamo arrivare con la miglior condizione possibile, avere anche un pizzico di fortuna e poi troveremo anche di fronte nazionali molto attrezzate per un torneo molto difficile. E’ una squadra giovane ma con tantissima esperienza: ci sono giocatori che arrivano dalle migliori squadre europee ed è la squadra più forte in cui ho partecipato con la maglia azzurra in tutti questi 15 anni. A livello personale il mio obiettivo è mettermi a disposizione a 360 gradi, sia in porta sia fuori dal campo per aiutare i compagni, e per quanto riguarda i miei colleghi sono due portieri di altissima qualità che hanno già dimostrato di essere in forma. Ci serve anche un aumento di consapevolezza e fiducia nei nostri mezzi, perché alla fine contro tutte le nostre avversarie storiche ce la siamo sempre giocata alla pari.”

Foto: FISR

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