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I benefici (e le controindicazioni) dell’olio di CBD secondo la scienza

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Cos’ha scoperto, finora, la ricerca scientifica sul cannabidiolo? Facciamo chiarezza sull’argomento

L’olio di CBD è uno dei prodotti a base di light più popolari degli ultimi anni.

È sufficiente fare un rapido giro sul web per rendersene conto: è possibile trovare questo prodotto in tutti i principali eCommerce del settore, potendo scegliere tra diverse tipologie e composizioni come quelli disponibili nella categoria olio al CBD di Justbob, eCommerce noto per la varietà della sua offerta che include perfino articoli dedicati agli animali domestici.

Tra i motivi principali di questo fortissimo interesse del pubblico nei confronti del cannabidiolo c’è la convinzione che questa molecola possieda una serie di effetti benefici sul corpo umano e, nel contempo, sia completamente priva di controindicazioni.

In molti, però, si chiedono se tali voci siano fondate o se si tratti, invece, di informazioni senza fondamento scientifico.

Nel seguente articolo cercheremo di dare una risposta precisa a questi interrogativi.

Facciamo il punto sui benefici del CBD evidenziati dalla ricerca medica

Sugli effetti del CBD sono state svolte numerose ricerche mediche: le informazioni ricavate dagli studiosi sono già molto numerose, ma rimane ancora tanto da scoprire sulle proprietà di questa sostanza.

Cerchiamo di fare il punto della situazione su quello che è emerso fino a questo momento.

Come riportato anche dall’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, alcuni studi hanno evidenziato che il CBD possiede proprietà antiemetiche e analgesiche che possono essere sfruttate per alleviare il dolore e la nausea che affliggono tipicamente i pazienti affetti da tumore, in particolar modo quando si sottopongono a trattamenti chemioterapeutici.

Un altro importante beneficio a vantaggio dei malati di cancro risiede nella capacità dei cannabinoidi di aumentare l’appetito. Grazie a questa proprietà è possibile combattere efficacemente l’inappetenza legata all’assunzione di farmaci chemioterapici.

Non sono da sottovalutare gli effetti ansiolitici del CBD: secondo uno studio effettuato attraverso la revisione di decine di ricerche mediche e pubblicato sulla rivista Neurotherapeutics nel 2015, il cannabidiolo ha dimostrato di essere efficace nel trattamento degli stati di ansia e di stress.

Infine, è opportuno sottolineare che le agenzie farmaceutiche di numerosi Paesi europei hanno approvato alcuni medicinali a base di CBD particolarmente efficaci contro alcune gravi patologie.

Ne citiamo uno come esempio, l’Epidiolex: si tratta di una soluzione contenente alte concentrazioni di CBD che viene assunta per via orale e viene prescritta per il trattamento di particolari forme di epilessia infantile resistenti ai farmaci.

Olio di CBD ed effetto entourage: ecco come le sostanze presenti nella cannabis ‘dialogano’ tra di loro

Dopo aver chiarito quali sono i principali benefici attribuiti al CBD, in questo paragrafo desideriamo concentrarci sull’olio di cannabidiolo, uno dei prodotti più popolari nel settore della canapa light.

Si tratta di una soluzione composta da olio vegetale (spesso di oliva o di cocco) e da una composizione di cannabinoidi che varia in base alla tipologia del prodotto.

Devi sapere che l’olio di CBD, di norma, è disponibile in tre composizioni differenti:

  • isolato;

  • broad spectrum, ovvero a spettro esteso;

  • full spectrum, ossia a spettro completo.

Il primo è un olio che contiene esclusivamente CBD. In origine era ritenuta l’opzione migliore per sfruttare al meglio le proprietà del cannabidiolo, ma la scoperta dell’effetto entourage ha fatto sì che questa convinzione venisse meno.

In sostanza, è emerso che gli effetti del CBD possono essere potenziati dalla presenza di altri cannabinoidi e di terpeni. Per questo motivo, negli ultimi anni hanno acquisito popolarità gli oli broad spectrum e full spectrum.

Quelli a spettro esteso contengono il cannabidiolo assieme a tutte le altre sostanze presenti nella pianta di cannabis, a eccezione del THC, considerato in Italia illegale a causa dei suoi effetti droganti.

Gli oli a spettro completo, invece, contengono anche il tetraidrocannabinolo, ma sono ugualmente legali in quanto la concentrazione di questa molecola non supera il limite fissato dalla legge, pari a una concentrazione massima dello 0,2%.

Nota bene: il consumo di olio di CBD non è ancora pienamente riconosciuto come una possibile alternativa medica per i pazienti italiani. Pertanto, se stai pensando di assumerlo per godere dei benefici del cannabidiolo, ti consigliamo di parlarne con il tuo medico e di decidere assieme a lui riguardo il possibile utilizzo di questo prodotto, anche come semplice integratore alimentare.

Il CBD può causare effetti collaterali?

Di base, al CBD non sono associate controindicazioni gravi, ma come ogni molecola potenzialmente terapeutica è possibile che il nostro corpo possa reagire in modo non ottimale alla sua presenza.

Di seguito ecco alcuni effetti collaterali che possono manifestarsi a causa del cannabidiolo:

  • secchezza delle fauci. Si tratta di un effetto comune che, di norma, ha una breve durata e può essere alleviato con l’assunzione di acqua e altre bevande idratanti;

  • ipotensione. Il CBD possiede la capacità di ridurre la pressione sanguigna, tanto è vero che alcuni studi ne hanno evidenziato i possibili benefici nel trattamento di patologie legate all’ipertensione come il glaucoma. Pertanto, è possibile riscontrare sintomi causati dalla bassa pressione come stanchezza e leggero giramento di testa;

  • vertigini e sonnolenza. Si tratta di un altro effetto collaterale che, benché raro, va tenuto in considerazione da chi desidera utilizzare il CBD a scopo terapeutico.

Infine, sottolineiamo che il consumo di olio di CBD in concomitanza con l’assunzione di farmaci va sempre discusso attentamente con un medico di fiducia in quanto il cannabidiolo può influire sull’assorbimento e sugli effetti dei medicinali.

In conclusione

In questo articolo abbiamo spiegato quali sono i benefici del CBD evidenziati dalla ricerca medica e in che modo la composizione dell’olio di cannabidiolo influisce sugli effetti di questo prodotto. In chiusura abbiamo rapidamente esaminato quelli che sono alcuni effetti collaterali che possono insorgere in seguito al consumo di CBD.

Come abbiamo spiegato nelle prime righe dell’articolo, nonostante siano state effettuate numerose ricerche in merito a questo tema, è probabile che rimanga ancora tanto da scoprire sugli effetti del cannabidiolo.

Attendiamo i prossimi anni affinché vengano sciolti i principali nodi che ancora caratterizzano questo importante tema.

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