Judo, Mondiali 2022: Elios Manzi in finale per il bronzo nei -66 kg! Niente medaglia per Odette Giuffrida nei -52 kg

Calato il sipario sulla sessione mattutina della seconda giornata dei Mondiali 2022 di judo. Sul tatami della Humo Arena di Tashkent (Uzbekistan), si sono tenuti gli incontri validi per la qualificazione al Final Block (inizio ore 14.00) per le seguenti categorie di peso: 52 kg femminili ed i 66 kg maschili. Hanno risposto all’appello quattro azzurri: Odette Giuffrida e Martina Castagnola (52), Matteo Piars ed Elios Manzi (66).

-66 kg

Manzi, bronzo europeo in carica, ha messo in mostra tutto il proprio talento e si giocherà la medaglia di bronzo nella Finale contro il coreano Baul An. Nei primi due incontri il judoka italiano ha rispettato i pronostici, sconfiggendo prima il bulgaro Bozhidar Temelkov per waza-ari-awasete-ippon e poi lo zambiano Steven Mungandu per ippon. Negli ottavi c’era da affrontare il forte mongolo Baskhuu Yondonperenlei e bravissimo l’azzurro con un waza-ari a prevalere in questa sfida, pur gravato da due shido. Sfortunatamente, l’incrocio con il campione olimpico Hifumi Abe si è rivelato “letale” dal momento che l’azzurro ha subito il ribaltamento del nipponico ed è stato costretto ad andare ai ripescaggi. In questo incrocio, contro l’ucraino Bogdan Iadov, una fantastica presa gli ha regalato il successo (ippon). Niente da fare, invece, per l’altro azzurro Piras, battuto con l’ippon dal kazako Gusman Kyrgybayev.

In questa categoria, tutti attendevano il testa a testa nipponico tra il fuoriclasse Abe e Joshiro Maruyama, con quest’ultimo non testa di serie non avendo mai gareggiato nel 2022. Alla fine il sorteggio non ha creato le basi di un incrocio prima della Finale per l’oro che infatti sarà tra i due giapponesi. Abe si è imposto per waza-ari contro il moldavo Denis Vieru (n.1 del mondo), mentre Maruyama ha prevalso contro An, con il sudcoreano penalizzato per mossa irregolare. Vieru, a completare il quadro, si giocherà il bronzo nell’altra sfida contro il georgiano Vazha Margvelashvili.

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-52 kg

Una categoria che ha confermato un alto livello dal punto di vista qualitativo tra le donne. Purtroppo nessuna delle azzurre sarà in gioco per le medaglie. Giuffrida, due volte sul podio olimpico e oro europeo nel 2020, non arrivava in grandi condizioni a questa rassegna iridata. Parliamo, infatti, di una stagione condizionata da alcuni infortuni e problemi fisici che l’hanno tenuta lontana dalle competizioni per cinque mesi.

Brava l’azzurra a prevalere contro la vietnamita Thuy Nguyen (tre shido) e contro l’algerina Faiza Aissahine (proiezione e schienata da manuale, con l’ippon). Negli ottavi di finale si sapeva già che sarebbe stata dura visto che era previsto l’incrocio con la fenomenale kosovara Distria Krasniqi (oro olimpico in carica nei -48 kg). In affanno un po’ Odette ha poi dovuto incassare la sconfitta per penalità, dal momento che da parte dei giudici si è ritenuta irregolare una sua presa.

A proposito di sorteggio, non fortunata era stata anche Castagnola che doveva affrontare la forte spagnola Lopez Sheriff. L’italiana ha lottato strenuamente, ma poi è stata costretta alla resa al Golden Score dopo 3’15” per ippon. Un incontro condizionato anche da una ferita alla testa della spagnola che comunque è riuscita a portare a compimento il confronto.

In questa categoria di peso saranno la giapponese Uta Abe e la britannica Chelsie Giles a sfidarsi per l’oro. La nipponica è la favorita per il salire sul gradino più alto e il suo percorso l’ha confermato con il successo nella semifinale contro la sua rivale più qualificata, ovvero la francese e Amandine Buchard, tra le poche ad averla battuta a livello internazionale. Stavolta non c’è stata una replica e Abe ha sfoderato tutta la sua tecnica, con un doppio waza-ari, rispetto all’unico della transalpina. La sfidante, quindi, sarà Giles che si è imposta contro Krasniqi al Golden Score per waza-ari. Di conseguenza, vedremo la kosovara affrontare la mongola Bishrelt per il bronzo come la francese Buchard opposta all’israeliana Primo.

Foto: IJF