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Judo, Mondiali 2022: le favorite delle categorie femminili. Sfida annunciata tra Francia e Giappone in molte gare

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Dal 6 al 13 ottobre si disputeranno alla Humo Arena di Tashkent (Uzbekistan) i Campionati Mondiali Senior di judo 2022, prima rassegna iridata del nuovo ciclo olimpico ed evento valevole per le qualificazioni ai Giochi di Parigi 2024. Nel settore femminile verranno assegnati sette titoli individuali. Andiamo dunque ad analizzare nel dettaglio le possibili favorite della vigilia in ogni categoria.

-48 kg

Giappone favorito per il successo con Natsumi Tsunoda e Funa Tonaki. In una categoria che rispetto a Tokyo ha perso diverse big (Bilodid e Krasniqi su tutte), l’unica apparentemente in grado di poter battere le nipponiche dovrebbe essere la francese n.1 al mondo e campionessa europea in carica Shirine Boukli. Sullo sfondo tante outsider in lizza per il podio, tra cui le azzurre Francesca Milani e Assunta Scutto.

-52 kg

Come avvenuto spesso nell’ultimo lustro, sarà una delle categorie più interessanti del Mondiale a livello femminile. Uta Abe partecipa all’evento e di conseguenza è la naturale candidata n.1 al titolo iridato, avendo perso due soli incontri ufficiali in carriera in ambito internazionale (non contando i Team Event). Uno di questi è maturato nel 2019 con la francese Amandine Buchard, antagonista principale della nipponica anche a Tashkent. Alle loro spalle possiamo individuare un quartetto di altissimo livello composto dall’uzbeka Diyora Keldiyorova, la kosovara Distria Krasniqi (oro olimpico nei 48 kg), l’ungherese Reka Pupp e l’azzurra Odette Giuffrida.

-57 kg

Si preannuncia una nuova sfida tra Canada e Giappone per l’oro iridato, con la nipponica Haruka Funakubo imbattuta nel 2022 che proverà ad interrompere la sequenza vincente canadese al Mondiale cominciata da Christa Deguchi (2019) e Jessica Klimkait (2021). Outsider di lusso la francese Sarah Cysique e l’ucraina Daria Bilodid (sinora non ha ottenuto grandi risultati dopo il doppio salto di categoria), mentre la possibile rivelazione della gara proviene dalla Corea del Sud e si chiama Mimi Huh.

-63 kg

In assenza delle protagoniste delle ultime due finali olimpiche Clarisse Agbegnenou e Tina Trstenjak, si aprono scenari importanti per diverse atlete in questa categoria. Il Giappone punta tutto su Megumi Horikawa, molto competitiva ma non imbattibile, mentre le altre big più attese sono la britannica Lucy Renshall, la canadese Catherine Beauchemin-Pinard, l’olandese Sanne Vermeer, la slovena Andreja Leski e l’ungherese Szofi Ozbas.

-70 kg

Anche qui nessuna dominatrice e corsa al titolo aperta a tante pretendenti. Giappone e Francia mettono nel mirino il bersaglio grosso e schierano due coppie, per un totale di quattro nomi estremamente temibili: Saki Niizoe, Shiho Tanaka, Margaux Pinot e Marie Eve Gahie. Da annotare anche la croata Barbara Matic (detentrice del titolo), l’olandese Sanne Van Dijke, la padrona di casa uzbeka Gulnoza Matniyazova e le giovani emergenti Lara Cvjetko (Croazia) e Ai Tsunoda Roustant (Spagna).

-78 kg

Le tre atlete più quotate della vigilia sono indubbiamente la tedesca Anna-Maria Wagner (n.1 della WRL e campionessa iridata in carica), la francese Madeleine Malonga (argento mondiale e olimpico nel 2021) e la giapponese Shori Hamada (campionessa olimpica in carica), praticamente tutte sullo stesso piano. Un gradino più in basso troviamo l’olandese Guusje Steenhuis, l’israeliana Inbar Lanir, la tedesca Alina Boehm (oro europeo nel 2022) e l’italiana Alice Bellandi, divenuta in pochi mesi una big internazionale nella nuova categoria di peso.

+78 kg

Anche tra i pesi massimi c’è la concreta possibilità di una finalissima Francia-Giappone. Romane Dicko, a 23 anni, ha già vinto tre ori europei senior e sarà la grande favorita nella parte alta del tabellone, mentre nell’altra metà del draw la nipponica Wakaba Tomita avrà grandi chance di arrivare fino in fondo. Tra le possibili alternative citiamo l’altra francese Julia Tolofua, l’israeliana Raz Hershko, la brasiliana Beatriz Souza e l’eterna cubana Idalys Ortiz.

Foto: IJF

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