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Lotta, Yui Susaki vince anche il Mondiale Under 23 e completa il Grand Slam! Elena Esposito in finale per il bronzo nei 65 kg

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Yui Susaki si conferma la miglior lottatrice al mondo (prendendo in considerazione tutte le categorie), prolunga la sua imbattibilità a livello internazionale e ottiene un risultato storico, completando di fatto il Grand Slam a soli 23 anni e diventando la prima atleta di sempre (uomini compresi) capace di conquistare almeno un titolo mondiale cadetti, juniores, U23, senior e l’oro olimpico nella lotta.

La portabandiera del Giappone ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021 ha raggiunto questo traguardo nella giornata odierna, battendo l’indiana Ankush Ankush per schienata nella finalissima della categoria fino a 50 kg ai Campionati Mondiali Under 23 di Pontevedra, ottenendo così l’unico titolo iridato che non figurava ancora nel suo scintillante palmares.

Day-4 agrodolce sulle materassine iberiche per la squadra italiana di lotta femminile, con Emanuela Liuzzi che ha perso per 5-8 la finale per il bronzo nei 50 kg con la tunisina Sarra Hamdi nonostante una bella rimonta nella seconda frazione dell’incontro.

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Domani il team azzurro avrà però una nuova chance di sbloccare il medagliere con Elena Esposito, sconfitta in semifinale nei 65 kg per 2-3 negli ultimi secondi dall’azera Nigar Mirzazada dopo aver regolato nell’ordine la canadese Aleah Nickel e la croata Iva Geric. La lottatrice nostrana classe 2000 se la vedrà domani con una tra la spagnola Nerea Pampin Blanco e la kazaka Dariga Aben nello spareggio per il bronzo.

Giappone in grande spolvero anche nelle altre finali di giornata, con Moe Kiyooka che ha battuto nettamente nei 55 kg la moldava Mihaela Samoil, mentre Himeka Tokuhara è riuscita ad imporsi nell’atto conclusivo dei 59 kg per 3-2 sulla polacca Magdalena Glodek. Turchia in trionfo nei 68 kg con Nesrin Bas, che ha regolato in finale per 8-0 la nipponica Naruha Matsuyuiki, mentre nei 76 kg la colombiana Tatiana Renteria Renteria è salita sul gradino più alto del podio sconfiggendo la statunitense Dymond Precious Guilford.

Foto: Lapresse

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