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‘Maurizio Racconta’: andare in America spesso non fa bene. Nuove leve per lo speed skating

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NUOVE LEVE PER LO SPEED SKATING DAL PATTINAGGIO VELOCITÀ A ROTELLE

Maurizio Marchetto è il nostro ‘mago’ del pattinaggio velocità su ghiaccio. Forse anche per questo chi vi scrive lo considera fra i cinque allenatori più bravi del nostro sport olimpico in generale, sia estivo che invernale. Mai potrò scordare l’edizione casalinga dei Giochi di Torino 2006, quando con una base risicatissima di appena 80 tesserati in Federazione (ripeto, ottanta!) riuscì a portare a casa due ori e un bronzo, con l’esplosione definitiva di Enrico Fabris, uomo simbolo di quei giochi torinesi. In generale siamo consapevoli di pagare dazio in termini di numeri nel confronto con altre nazioni europee e questo ci obbliga a colmare questo gap anche attingendo ad atleti provenienti dalla disciplina ‘amica’ del pattinaggio a rotelle, dove tra l’altro provengono Francesca Lollobrigida o, in passato, il campione olimpico Ippolito Sanfratello. Ebbene, questo connubio sta creando una sinergia molto forte anche per il prossimo quadriennio che porta a Milano-Cortina 2026. Esempio di questo sono gli esordienti Riccardo Lorello e Daniele Di Stefano, che nel test race di pochi giorni fa ad Inzell hanno stabilito sui 5.000 metri i loro personal best, con 6’42″39 e 6’44″45 rispettivamente, centrando i tempi minimi per prendere parte alle tappe di Coppa del Mondo. E evidente che Marchetto sta preparando lo scenario per le gare a Cinque Cerchi nostrane, preparando nuove leve per il mezzofondo ma, soprattutto, per l’inseguimento a squadre vista la quasi sicura assenza di Tumolero dal prossimo quadriennio. Serve nuova linfa per il trenino azzurro e siamo sicuri che il ‘mago’ ci sorprenderà anche questa volta.

IL QUADRIENNIO ATIPICO DEL CANOTTAGGIO

Sono preoccupato per il canottaggio azzurro, in vista di Parigi 2024. Sappiamo tutti che questo quadriennio che porta ai giochi transalpini è abbastanza atipico per via della pandemia e che se ne sono andati via già due dei quattro anni in questione. Nonostante ciò, molti degli atleti si sono presi un anno quasi sabbatico, facendo esperimenti come quelli della punta (Lodo e Vicino in primis) in barche che saranno smantellate, come dichiarato dallo stesso CT Franco Cattaneo. Purtroppo, questi tipi di esperimenti (o le pause dall’attività) solitamente si fanno nel primo anno del quadriennio, dunque in questa maniera rischiamo di dover già trovarci la prossima stagione ad avere le idee chiarissime sulla composizione delle imbarcazioni, e senza margini di cambiamenti possibili. Ricordiamo che il canottaggio è una disciplina dove l’amalgama che si viene a creare tra i componenti è fondamentale e indispensabile, se si vogliono avere velleità di podio nell’ambito delle gare a Cinque Cerchi. Speriamo che tutto questo sia stato previsto dal nostro bravo commissario tecnico.

ANDARE IN AMERICA (SPESSO) SEMBRA FARE MALE ALLE PRESTAZIONI

Federico Burdisso, Daniel Grassl, Sofia Ceccarello, Chiara Pellacani, Valentina Iseppi: sono alcuni nomi di atleti azzurri emigrati di recente negli Stati Uniti, soprattutto per ragioni di studio da sviluppare assieme agli allenamenti svolti regolarmente. Ovviamente, in molti di questi casi codesti cambiamenti sono stati accompagnati da un cambio di guida tecnica nel gigante americano, e anche se i tecnici di riferimento nel Bel Paese continuano certamente a monitorarli, l’impressione è che stiano perdendo quella consapevolezza che avevano quando si allenavano da noi. Forse è un fatto culturale, ma i nostri giovani si sentono più a loro agio quando sono a casa loro, e anche per i nostri tecnici non è facile poter disporre dei loro assistiti solo durante sporadici raduni (a volte neanche quelli!) o addirittura esclusivamente alle porte della stessa competizione agonistica. Spero vivamente di sbagliarmi, ma certe recenti performance (Ceccarello e Burdisso su tutti, lasciamo ancora un punto interrogativo per Grassl e Pellacani) sembrerebbero indirizzare verso questa tendenza.

LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA…’

Maurizio Contino

Foto: UITS

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