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Moto2, la pioggia detta legge e la gara viene chiusa in anticipo: vince Tony Arbolino davanti a Salac e Canet

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Tony Arbolino si è aggiudicato un incredibile Gran Premio di Thailandia, diciassettesimo appuntamento del Mondiale Moto2 2022. Sul tracciato di Buriram la grande protagonista della giornata è stata la pioggia, comparsa a 7 minuti dal via e divenuta poi torrenziale, fino alla bandiera rossa che ha chiuso anzitempo la gara, andando a consegnare un punteggio dimezzato per la classifica generale, dato che non erano stati coperti i 2/3 della distanza.

Al momento della sospensione, sotto un vero e proprio nubifragio, il pilota milanese del team Marc VDS aveva appena superato il ceco Filip Salac (Kalex Gresini) mentre al terzo posto si trovava lo spagnolo Aron Canet (Kalex Flexbox). Quarta posizione per il britannico Jake Dixon (Gas Gas Aspar) quinta per lo spagnolo Alonso Lopez (Boscoscuro Speed Up) sesta quindi per il giapponese Ai Ogura (Honda Idemitsu Asia). Chiude in settima posizione il suo rivale, lo spagnolo Augusto Fernandez (Red Bull KTM Ajo), in ottava lo statunitense Joe Roberts (Kalex Itraltrans) quindi in nona il padrone di casa Keminth Kubo (Yamaha VR46 Master Camp) con Celestino Vietti (Kalex Mooney VR46) che completa la top10.

Non va oltre la 16a posizione lo spagnolo Pedro Acosta (Red Bull KTM Ajo), quindi 21° Alessandro Zaccone (Kalex Gresini(, davanti a Niccolò Antonelli (Kalex Mooney VR46), con Simone Corsi (MV Agusta) 24°. Non classificato Lorenzo Dalla Porta (Kalex Italtrans).

A questo punto la classifica generale vede una situazione clamorosa. Augusto Fernandez è ancora al comando, ma con soli 1.5 punti su Ai Ogura, in un duello per il titolo che diventa ancora più vibrante. 

LA GARA

A pochi minuti dal via arriva la prima sorpresa di giornata: inizia a piovere. Per fortuna dei piloti l’asfalto ad oltre 40° non fa in tempo a bagnarsi, ma lo fa in altri settori della pista, per cui siamo al caos. Viene ufficializzata la procedura di gara bagnata (con la chance di cambiare le gomme) e distanza ridotta a 16 giri. La partenza viene data con 12 minuti di ritardo rispetto al previsto, con la pista che è decisamente bagnata specialmente nel T2 e T3. Allo spegnimento dei semafori lo scatto migliore porta la firma di Chantra che precede Lopez, Salac e Beaubier che, tuttavia, cade subito e chiude la sua gara.

La pioggia si fa battente e le condizioni si complicano in maniera notevole. Chantra prova a scappare ma cade già nel corso del secondo giro, spezzando il sogno dei tifosi di casa. Finisce nella ghiaia anche Aldeguer, mentre al comando si porta Lopez inseguito da Canet, Dixon e Salac. Quinto Ogura, ottavo Fernandez alle spalle di Arbolino. Le condizioni chiamano i piloti ad una gara di “sopravvivenza”. Canet passa Lopez e sale in vetta, ne approfittano anche Salac e Dixon, mentre Arbolino dalla quinta posizione inizia a girare su tempi straordinari e si avvicina ai migliori. Il milanese  è scatenato e, nel corso del quinto giro, passa Lopez ed è 4°. Davanti, invece, Salac tenta l’azzardo e infila Canet.

Mentre la pioggia diventa quasi un nubifragio, a 10 giri dal termine, Salac scappa via con 1.6 secondi su Arbolino che passa anche Canet, mentre Ogura è sesto a 4.0 con Fernandez settimo a 7.7. Il pilota del team Elf Marc VDS ha un ritmo impossibile per tutti gli altri e rimonta sul leader della gara portandolo all’errore. A 8 giri dalle fine Arbolino sale al comando, ma i piloti iniziano a lamentarsi per la pioggia torrenziale. La gara, a questo punto, viene sospesa in attesa che la situazione migliori. Una eventualità che non si manifesta più vista la pioggia battente, per cui Arbolino vince la gara con assegnazione di punti dimezzata. 

Credit: MotoGP.com Press

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