MotoGP
Moto3, Max Biaggi licenzia i due meccanici che avevano bloccato Adrian Fernandez nelle qualifiche di Aragon
Max Biaggi lo aveva fatto intendere a suo tempo, anticipando dei provvedimenti importanti, ed infatti è arrivata l’ufficialità dell’allontanamento definitivo dal Max Racing Team (impegnato nel Mondiale Moto3) dei due meccanici che avevano provato a bloccare fisicamente l’entrata in pista di un pilota avversario (Adrian Fernandez, del Team Tech3 KTM) per non fargli prendere la scia di Ayumu Sasaki durante le qualifiche del Gran Premio di Aragon.
“In seguito all’ingiustificabile episodio, che ha visto protagonisti due componenti dello Sterilgarda Husqvarna Max Racing durante le qualifiche del Gran Premio d’Aragona, comunichiamo di aver concluso anzitempo la collaborazione tra i soggetti interessati ed il nostro Team. I due soggetti in questione, durante le qualifiche del Gran Premio di Aragòn, hanno ostacolato l’uscita dai box del pilota Adriàn Fernàndez, in modo aggressivo e pericoloso. Fin da subito ci siamo attivati per porgere le nostre scuse ad Adriàn Fernàndez ed al Team Tech3 KTM, ma abbiamo anche precisato che avremmo punito in modo incondizionato i responsabili di un tale gesto“, si legge nel comunicato ufficiale della squadra.
“Tutto ciò è stato subito ribadito dal nostro Team Owner Max Biaggi. In questi anni di Mondiale il Max Racing Team, con l’appoggio dell’Husqvarna Motorcycles, ha ottenuto grandi risultati in pista. La passione, la dedizione ed il sacrificio, che ognuno ha messo in questi anni, ci hanno imposto di attuare una drastica azione, a tutela dell’immagine di ognuno dei soggetti interessati, a tutela dell’etica dello sport e dell’etica del Max Racing Team“, la spiegazione del team.
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Il commento di Max Biaggi, sempre nel comunicato: “Ho seguito e coordinato in prima persona la procedura di messa in mora dei due componenti del mio Team, responsabili dei fatti a danno del pilota Adrian Fernandez, del Team Tech3 KTM. Dopo aver chiesto in via ufficiale agli interessati i chiarimenti e le giustificazioni per quanto occorso, nel rispetto delle prescrizioni contrattuali, siamo giunti allo spiacevole, ma inevitabile epilogo. Come Team, riteniamo di dover separare completamente la nostra strada da chi si macchia di comportamenti antisportivi, oltre che contrari a norme e regolamenti. Un simile gesto non può e non deve restare impunito, né passare sotto silenzio. Il danno di immagine causatoci è incommensurabile”.
IRTA aveva in un primo momento squalificato per due gare i colpevoli, con pena sospesa per i GP di Giappone e Thailandia per le difficoltà logistiche della squadra, comminando anche una multa di 2.000 euro a testa. Una sanzione ritenuta troppo morbida dal Corsaro, che ha preso subito le distanze dall’episodio optando poi per il licenziamento.
Foto: Lapresse