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MotoGP, a Sepang si è voltata pagina. Chiuso de facto il Mondiale 2022, sono già iniziate le schermaglie del 2023?
Se anziché di MotoGP stessimo parlando di elezioni presidenziali americane, ieri avremmo assistito al concession speech di Fabio Quartararo, perché il vincitore della contesa iridata è chiaro. Solo la matematica tiene ancora aperto un Mondiale ormai nelle mani di Francesco Bagnaia, involatosi a +23 in classifica generale. Ne consegue che a Valencia, il prossimo 6 novembre, a Pecco sarà sufficiente un 14° posto per diventare il settimo italiano a laurearsi Campione nella classe regina.
Anzi, in realtà il venticinquenne piemontese potrebbe mettere le mani sul titolo 2022 anche senza marcare alcun punto. D’altronde se El Diablo non passerà per primo sotto la bandiera a scacchi, situazione che non si verifica da giugno, non avrà algebricamente modo di sovvertire la situazione. Guai a vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, ma razionalmente parlando, le possibilità di vedere l’alfiere della Ducati sul tetto del mondo sono pari al 95%.
Un plauso comunque a Quartararo, che ieri ha fatto tutto il possibile per tenere accesa la proverbiale fiammella di speranza. A dispetto di un dito fratturato e delle cicatrici della caduta di Alcañiz, ancora ben visibili sul suo petto, il francese ha dato l’anima, conseguendo il massimo risultato alla sua portata. Una bella reazione d’orgoglio, seppur tardiva. Il titolo gli è verosimilmente sfuggito tra Buriram e Phillip Island, due appuntamenti dove si è eclissato. Non ci sarà modo di recuperare se non con il sostanziale aiuto di Bagnaia, ma probabilmente non basterebbe neppure quello.
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Sepang, oltre a porre de facto la parola fine al Mondiale 2022, ha però rappresentato il trailer del 2023. La stucchevole polemica montata da Ducati nei confronti di Marc Marquez, “reo” di battezzare il codone della Desmosedici #63 se ha bisogno di cercare il tempo, rappresenta la prima schermaglia nei confronti di un avversario evidentemente molto temuto in prospettiva. Lo spagnolo viola qualche regola? No. È un rivale per il titolo? Non ora. Quindi, qual è il problema? Verosimilmente si è trattato di una presa di posizione in ottica futura, quando salute e Honda permettendo, El Cabroncito potrebbe davvero tornare a essere un fattore in ottica iridata.
La Casa di Borgo Panigale farà però bene a guardare soprattutto all’interno del proprio box. La coesistenza fra Bagnaia ed Enea Bastianini non si annuncia di facile gestione. Ieri, i due, si sono cortesemente tirati degli schiaffetti a vicenda. Niente di eclatante, il riminese è stato intelligente a sufficienza per capire che rompere le uova nel paniere del piemontese sarebbe stato controproducente. Però non andrà sempre così. Ieri abbiamo visto qualche simpatico buffetto, domani potrebbero volare roboanti montanti e ganci. Se ne riparlerà nel 2023, quando al 95% Pecco dovrebbe avere per le mani qualcosa da difendere e al quale tutti gli altri ambiranno, compagno di squadra in testa.
Foto: MotoGPpress.com