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MotoGP, Fabio Quartararo accerchiato dalle Ducati: Bagnaia cerca alleati per la gara a Buriram
Fosse un film, sarebbe “Rollerball”, celebre pellicola del 1975 con protagonista James Caan. Ambientata in un 2018 distopico, racconta le vicende di Jonathan E., un fuoriclasse del Rollerball, sport violento dove due squadre composte da pattinatori e motociclisti si affrontano senza esclusione di colpi in un’arena disseminata di trappole. Oggi siamo nel 2022 e il Motomondiale non è, per fortuna, affatto cruento. Cionondimeno, quanto stiamo vedendo a Buriram ricorda, per certi versi, la situazione della resa dei conti del film.
Come James Caan, Fabio Q. si trova a combattere da solo contro una muta di avversari, tutti in sella alla stessa moto. La griglia di partenza è eloquente. Ducati, Ducati, Ducati, Quartararo, Ducati, Ducati, Ducati! Non ci fosse il francese, sarebbe stato un monopolio del mezzo meccanico. Chissà se domani, in gara, la Casa di Borgo Panigale giocherà di squadra, come in Rollerball, oppure se ognuno correrà per sé. Di sicuro Francesco Bagnaia parte 3°, appena davanti al rivale per il titolo.
Alla luce dello schieramento, ci sono tutti i presupposti perché Pecco ed El Diablo possano ingaggiare un corpo a corpo. Marco Bezzecchi, oggi sensazionale sul giro secco e autore di una pole position da applausi, è tutto da pesare sul long-run. Jorge Martin, almeno in questa sua poco concreta versione 2022, è solito calare alla distanza. Johann Zarco… è Johann Zarco. Enea Bastianini può rappresentare il terzo incomodo, più di un Jack Miller relegato in terza fila, verosimilmente appagato per il successo di Motegi e probabilmente saggio a sufficienza per fare da scudiero, in attesa di giocarsi il jolly di correre liberamente nella nativa Australia, fra due settimane.
MotoGP su TV8 oggi, GP Thailandia 2022: orario gara, programma, diretta e differita in chiaro
Il Gran Premio di Thailandia potrebbe essere davvero cruciale in ottica iridata, perché di scontri diretti Bagnaia-Quartararo non se ne vedono dalla primavera. L’esito di un feroce testa a testa, sempre che ci sia, oltre ad avere una valenza matematica, potrebbe avere ripercussioni morali sull’uno o sull’altro. Come d’abitudine, sarà fondamentale la partenza. Ormai, in MotoGP, i connotati della gara vengono tracciati nei primi due giri. Dopodiché ci si può muovere solo nei canoni determinati dalle fasi iniziali. Sempre che non piova. Già, perché a Buriram, è impossibile fare previsioni concrete. Mai dire mai, da queste parti. Nel qual caso, più che a Rollerball, ci troveremmo di fronte a un film di James Bond. Never say never, dove i colpi di scena sarebbero dietro l’angolo.
Foto: MotoGPpress.com