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MotoGP, Francesco Bagnaia e un podio di platino. La pioggia a sorpresa si è rivelata un’alleata

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La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita” insegnava Forrest Gump. Questo Mondiale di MotoGP segue esattamente la stessa filosofia, non c’è modo di prevederne le dinamiche e le conseguenze delle stesse. Un esempio? In Giappone la pioggia aveva fatto naufragare Francesco Bagnaia in qualifica, mentre in Thailandia ha letteralmente affondato Fabio Quartararo in gara.

Questa stagione sembra un pendolo impazzito, che oscilla compulsivamente da un estremo all’altro. Oggi è andato tutto dalla parte di Pecco e della Ducati. Gli alti e bassi del piemontese hanno del clamoroso, perché si passa da errori banali come quello di Motegi a prestazioni superlative quali quella odierna. Bagnaia a Buriram ha disputato una delle migliori gare della carriera, esorcizzando quelle condizioni di asfalto viscido mai veramente gradite.

Il numero 63 si è reso protagonista di una prova magistrale, facendo tutto nel verso giusto, a cominciare dalla partenza. Era fondamentale restare in quota e lui c’è riuscito, a differenza di un Quartararo troppo timoroso. Il francese è sembrato percorrere il primo giro sulle uova, pagando tremendamente dazio. Un eccesso di prudenza sfociato nella pavidità, alla luce di come tutti gli avversari hanno impostato la tornata iniziale. Uno zero che, per il transalpino, pesa come un macigno. Peraltro non è proprio riuscito a risalire la china strada facendo. Più che Diavolo, oggi, è stato un ectoplasma. Al contrario, Bagnaia ha gestito al meglio la situazione. Il Mondiale si vince anche con i piazzamenti e il terzo posto odierno ha un peso specifico enorme. Recuperare 16 punti in un colpo solo può rappresentare anche un boost morale in vista del finale di stagione.

https://www.oasport.it/2022/10/classifica-motogp-mondiale-2022-francesco-bagnaia-a-2-da-quartararo-dopo-il-gp-di-burinam/

Considerata la superiorità di cui gode Ducati, dovrebbe essere sufficiente non commettere errori. Questo Pecco è un ingegnere, non un ragioniere. Perché è stato capace di risolvere le operazioni estremamente complesse propostagli da Buriram per costruire dal nulla una terza piazza. Il gradino più basso del podio thailandese può davvero essere la pietra angolare su cui edificare l’edificio iridato da qui a Valencia…

Foto: MotoGPpress.com

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