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MotoGP, verso uno scontro frontale tra Bagnaia e Quartararo a Phillip Island. Marc Marquez arbitro del Mondiale

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Alla luce dell’esito delle qualifiche del Gran Premio d’Australia, torna d’attualità il tema relativo a dinamiche dell’immediato che potrebbero avere ripercussioni sull’esito di un’intera stagione. Nel caso di specie, si tratta di Marc Marquez e della possibilità di vedere lo spagnolo ergersi ad arbitro della sfida iridata tra Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia. D’altronde domani l’iberico scatterà dalla seconda casella, l’italiano dalla terza e il francese dalla quinta.

Non c’è dubbio alcuno sul fatto che il centauro della Honda sia stato il protagonista mancato del 2022. Alla vigilia di Lusail, tutti gli addetti ai lavori erano concordi nel vedere un triello per il titolo Mondiale. La contesa avrebbe dovuto riguardare, appunto, El Diablo, Pecco ed El Cabroncito. Il ruolo di “Buono”, “Brutto” e “Cattivo” è intercambiabile a seconda dei gusti e delle simpatie, ma il concetto avrebbe dovuto essere il medesimo con cui si conclude la leggendaria pellicola di Ennio Morricone.

Invece, gli acciacchi fisici del più stagionato dei tre e lacune della RC213V non ci hanno condotti nel cimitero di Sad Hill, bensì ad Agua Caliente, dove si conclude “Per qualche dollaro in più”. Sempre tre attori, ma in una situazione ben differente. Il colonnello Douglas Mortimer ed “El Indio” a regolare definitivamente il proprio conto personale, mentre “Il Monco” osserva, seppur dopo aver fatto da arbitro. Senza il suo intervento, infatti, l’esito del confronto sarebbe stato completamente diverso.

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La domanda è se Marquez possa recitare lo stesso ruolo di Clint Eastwood nel secondo dei tre film della “Trilogia del Dollaro”, aiutando uno tra Quartararo e Bagnaia. Non necessariamente con la volontà di farlo, sia chiaro, bensì togliendo punti preziosi all’uno piuttosto che all’altro duellante. Questa eventualità potrà essere soppesata solo a posteriori. Di certo c’è che, al momento, lo spagnolo ha involontariamente dato una mano all’italiano. Non in Australia, bensì ad Alcañiz, dove ha suo malgrado generato l’incidente che ha mandato a terra il francese.

Considerata l’indole del ventinovenne iberico, lo scenario più probabile è quello di vederlo provare a vincere, senza badare agli affari altrui. Il piatto del 2022 piange, sia per lui che per la Honda. Anche un singolo successo di tappa può risultare preziosissimo per il blasone dell’azienda e il morale del pilota. L’Ala sta attraversando una delle crisi più profonde della sua storia nella classe regina, dunque non ci si può permettere di lasciare sul piatto alcunché in favore di terzi. Però accaparrarsi 25 punti, o provare a farlo cambiando le dinamiche di gara, può generare un “effetto farfalla” con ripercussioni imprevedibili nel braccio di ferro tra Quartararo e Bagnaia, nonché nel faccia a faccia tra Yamaha e Ducati.

Foto: MotoGPpress.com

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